Il nuovo sistema di accesso alla facoltà di Medicina, noto come "semestre filtro", sta mostrando risultati disastrosi a livello nazionale, sollevando un forte allarme da parte dell'Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e provincia. Il presidente dell'Ordine, Bruno Zuccarelli, ha tuonato contro il meccanismo selettivo, definendolo "iniquo e miope" e paventando pesanti ricadute per gli atenei e il Servizio Sanitario della Campania.
Secondo Zuccarelli, i dati preliminari provenienti da tutta Italia confermano i timori che l'Ordine aveva espresso "in tempi non sospetti". I primi esiti mostrano percentuali di bocciature altissime, in particolare nella prova di Fisica. In alcuni atenei, il tasso di idonei sarebbe inferiore al 10%, facendo temere che, al termine del percorso di selezione a gennaio, il numero di studenti che avranno superato tutte le prove sia inferiore persino ai posti disponibili.
Un Meccanismo Selettivo Iniquo e Miope
L'Ordine di Napoli critica il nuovo meccanismo su due fronti cruciali. Iniquità: Il sistema viene giudicato sbilanciato, con un elevato livello di difficoltà in discipline come Fisica, considerato poco aderente alle competenze essenziali per la formazione medica. Questa impostazione, si legge nella nota, finisce per "premiare solo chi proviene da contesti scolastici più forti e da famiglie in grado di sostenere percorsi di preparazione costosi", creando un accesso di fatto elitario. Un aspetto evidenziato è il divario creato dalla possibilità per chi è benestante di accedere con il vecchio test attraverso una facoltà privata.Miopia: In una regione come la Campania, già alle prese con una grave carenza di medici (tra specialisti ospedalieri, professionisti dell'emergenza-urgenza e medici di Medicina generale), la drastica riduzione degli studenti ammessi rischia di compromettere seriamente l'assistenza sanitaria nei prossimi anni.
L'Accusa: Scelte Non Meditate
"Non si può ribaltare da un anno all'altro il sistema di accesso, dopo l'abolizione del numero chiuso nazionale, scaricando sugli studenti e sulle loro famiglie il peso di scelte politiche e organizzative non meditate," ha incalzato Zuccarelli. L'Ordine sottolinea che il nodo non è l'esistenza di una selezione, ritenuta "legittima e doverosa per evitare il problema della pletora medica e garantire la qualità della formazione", ma il modo in cui questa viene realizzata. Il presidente ha criticato la sostituzione di un sistema con criticità con uno che sembra "concepito più per 'fare fuori' che per selezionare chi ha talento, motivazione e capacità di studio".
Rischio Posti Vacanti e Carenza Sanitaria
Le conseguenze per la Campania potrebbero essere duplici e gravissime. Da un lato, si prospetta la possibilità di posti vacanti nelle facoltà di Medicina, un'assurdità data l'emergenza di personale. Dall'altro, si acuisce la crisi del Servizio Sanitario Regionale (SSR), già sotto pressione a causa dell'ondata di pensionamenti, della fuga di professionisti verso altre regioni o l'estero, e della cronica difficoltà a coprire i turni nei Pronto Soccorso, nei reparti e nella medicina territoriale. Ridurre il bacino di futuri medici rischia di trasformare l'attuale crisi in un collasso strutturale.
Dati sui Primi Esami del "Semestre Filtro" (Appello 20 Novembre)
I risultati del primo appello (20 novembre 2025) per gli esami propedeutici all'ingresso a Medicina mostrano percentuali di idoneità bassissime a livello nazionale, con l'esame di Fisica che si è rivelato il principale ostacolo. La media nazionale di promossi al primo appello è risultata essere inferiore al 20% su tutte e tre le materie: Chimica, Biologia e, in modo particolarmente critico, Fisica. le percentuali di Idonei all' Università Federico II di Napoli sono per la Fisica 10%, chimica 23.9% e Biologia 37%.
La prova di Fisica ha visto la percentuale di promossi (studenti che hanno raggiunto almeno 18/30) oscillare tra il 9,4% e il 17% negli atenei che hanno divulgato i dati, con una media vicina al 12% a livello nazionale. Ciò significa che, in media, circa il 90% degli studenti che hanno sostenuto la prova di Fisica al primo appello non ha raggiunto la sufficienza, non potendo quindi concorrere per un posto utile in graduatoria solo con questo tentativo.
Con circa 50.000 candidati per i circa 24.000 posti disponibili a livello nazionale per Medicina, le percentuali di bocciature così elevate fanno emergere un rischio concreto: se la percentuale di idonei rimanesse bassa anche dopo il secondo appello (previsto il 10 dicembre) e la successiva pubblicazione della graduatoria finale (prevista per il 12 gennaio 2026), il numero di studenti ammessi a Medicina potrebbe essere inferiore al numero di posti messi a disposizione dal Ministero.
Questi dati confermano in pieno l'allarme lanciato da Bruno Zuccarelli dell'Ordine dei Medici di Napoli, che aveva previsto una "percentuale di bocciature altissime, soprattutto nella prova di Fisica", e sottolinea la "dinamica che non risparmia il Mezzogiorno".