di Paola Iandolo
Un documento di solidarietà da parte della Camera Penale Irpina ai penalisti Rosario Marsico e Mara Messina, coinvolti in una diatriba avvenuta qualche giorno fa per strada con il parlamentare Francesco Emilio Borrelli, finita poi sui canali social del parlamentare di Avs e oggetto di un duro scontro tra lo stesso e la Camera Penale di Napoli. Rispetto a questa querelle, anche altre Camere Penali della Campania sono intervenute. Il Direttivo della Camera Penale Irpina, presieduta dal penalista Gaetano Aufiero, ha così licenziato un documento di solidarietà nei confronti dei “colleghi” napoletani.
“Da tempo ormai la comunicazione a mezzo social network viene accettata e, ahinoi, subìta da tutti. La corsa ai click e ai like costituisce un unicum con la dilagante richiesta di contenuti che aiutino a sfogarsi sugli altri. I social network, nati come una “ritrovata rubrica telefonica”, oggi sono diventati parte integrante del discorso pubblico e politico, nonché strumenti di manipolazione psicologica e di propaganda. In questo desolante contesto si inserisce perfettamente l’opera costante del deputato alla Camera, Francesco Emilio Borrelli. E fin qui, per quanto di nostro interesse, nulla quaestio”.
La contestazione si riferisce alle frasi che vengono usate nel video: “Ma quando quel deputato – per carità, siamo consapevoli di vivere in un’epoca nella quale le Istituzioni non possono far altro che rappresentare il declino della società, ma quando è troppo, è troppo – diffonde sui propri canali social un video nel quale, durante un alterco in strada con due Avvocati napoletani, utilizza espressioni gravemente lesive della dignità, dell’onore e del decoro dell’intera categoria degli Avvocati penalisti, non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di nulla. Chiunque abbia visto il video non può non prendere atto delle gravissime affermazioni che l’Onorevole Borrelli proferisce nei confronti degli avvocati penalisti e, specificamente, di quelli che esercitano il proprio mandato difensivo nei processi di criminalità organizzata e degli iscritti alla Camera Penale di Napoli: tutti scomunicati e definiti cialtroni a motivo del fatto che osano svolgere con decoro ed onore la loro professione.
Il deputato Borrelli non può non conoscere la Costituzione della Repubblica Italiana, e conseguentemente le disposizioni che riconoscono il diritto di difesa ed il diritto ad un giusto processo, così come la presunzione di non colpevolezza fino all’emissione di una sentenza definitiva, e non può non sapere che gli Avvocati penalisti – anche, e soprattutto, quelli appartenenti alle Camere Penali – svolgono la fondamentale funzione sociale di garantire il corretto esercizio della giustizia e di tutelare i diritti dei cittadini. Ed è per questo motivo che fare quelle affermazioni e diffonderle pubblicamente è ancora più grave, costituendo un pericoloso attentato a quei valori di libertà e di garanzia, scolpiti nella nostra Carta Costituzionale, non sacrificabili sull’altare della più becera ricerca di consenso”.
Motivo per cui “la Camera Penale Irpina esprime, dunque, la propria incondizionata solidarietà agli Avvocati Rosario Marsico e Mara Messina, nonché alla Camera Penale di Napoli e a tutti i Colleghi ad essa iscritti, con cui condivide i principi fondativi della nobile professione dell’avvocato penalista che mai come in questo sfortunato tempo debbono essere tutelati in ogni sede, poiché posti a rischio dalla montante deriva populista ed antidemocratica di cui il deputato Borrelli è alfiere”.