"In merito alle dichiarazioni rilasciate dal dottor Calenda alla stampa, l'Ateneo precisa che non è mai pervenuta agli organi centrali alcuna richiesta per ospitare nelle nostre aule un incontro del ciclo 'Calenda on Campus'. é secca la replica dell'Università alle dichiarazioni rese a Napoli da Carlo calenda durante l'incontro alla Parthenope. Secondo il segretario di Azione Carlo Calenda, l'ateneo federiciano, che ha compiuto 800 anni nel 2024, è un "covo di comunisti".
"Avevo un convegno alla Federico II che è stato cancellato. Era fissato da due mesi ed è sparito, immaginiamo per ragioni politiche - dice a margine dell'appuntamento partenopeo, raccontando che il convegno sarebbe stato in programma domani ed è saltato.
"Come è noto - aggiunge Calenda - la Federico II è in mano ai collettivi, che organizzano invece un evento di propaganda pro-putiniana abbastanza scandaloso. È successo anche a Torino e purtroppo questo succede dove le università sono fondamentalmente in mano ai comunisti". L'ateneo dichiara anche di non aver ricevuto alcuna richiesta da Calenda.
Il comunicato dell'ateneo federiciano
«In merito alle dichiarazioni rilasciate dal dottor Calenda alla stampa, l'Ateneo precisa che non è mai pervenuta agli organi centrali alcuna richiesta per ospitare nelle nostre aule un incontro del ciclo Calenda on Campus. L'Università si caratterizza da sempre per il suo approccio pluralista e per la disponibilità a ospitare dibattiti e confronti sui più svariati temi, mettendo a disposizione le proprie aule come spazio di dialogo aperto, nel rispetto della dignità di ciascuno. Si ribadisce che, dell'iniziativa riportata oggi dagli organi di stampa, l'Ateneo ha appreso l'esistenza - della sua ipotetica programmazione e della sua ipotetica cancellazione - esclusivamente attraverso gli organi di informazione. Non rientra nelle prassi del nostro Ateneo organizzare eventi per poi annullarli. L'Università si caratterizza da sempre per il suo approccio pluralista e per la disponibilità a ospitare dibattiti e confronti sui più svariati temi, mettendo a disposizione le proprie aule come spazio di dialogo aperto, nel rispetto della dignità di ciascuno. Si ribadisce che, dell'iniziativa riportata oggi dagli organi di stampa, l'Ateneo ha appreso l'esistenza - della sua ipotetica programmazione e della sua ipotetica cancellazione - esclusivamente attraverso gli organi di informazione. Non rientra nelle prassi del nostro Ateneo organizzare eventi per poi annullarli".