''Che fine ha fatto il processo per l'omicidio di Ugo Russo?": queste ed altre scritte sono apparse in mattinata su lenzuola esposte ai Quartieri Spagnoli di Napoli dove viveva il ragazzo che a 15 anni, l'1 marzo del 2020, fu ucciso da un carabiniere fuori servizio durante un tentativo di rapina. "Gli abitanti del quartiere - si legge in una nota del Comitato Verità e giustizia per Ugo Russo - lanciano un grido muto per chiedere che fine abbia fatto il processo che deve garantire giustizia per un ragazzo ucciso a soli 15 anni con tre colpi di pistola e che vede il carabiniere imputato di omicidio volontario pluriaggravato".
"Il processo, in primo grado presso la corte d'Assise di Napoli, dura da anni - denunciano i genitori del ragazzo - e dopo l'udienza di febbraio non si conosce la data della prossima. Un anno di sospensione ingiustificato quando sembrava che finalmente si arrivasse verso una possibile conclusione ". Da qui l'iniziativa degli amici del ragazzo e degli abitanti del quartiere che hanno aderito alla 'lenzuolata di protesta' .