La zuccata di Longobardi ha fatto esplodere l’intero Curcio di Picerno. Dovevano essere appena 635 i cuori granata presenti all’impianto lucano. Ed invece, al momento del gol vittoria firmato dall’esterno su cross al bacio di Achik, anche la tribuna è scattata immediatamente in piedi e si è spostata in massa verso lo spicchio di supporters granata, in un abbraccio virtuale con la squadra. Tutta la tensione per il momento difficile scaricato con un colpo di testa da tre punti che ha permesso alla Salernitana di risollevarsi, tirarsi fuori dal tunnel degli scarsi risultati e delle prestazioni incolore che avevano inghiottito la truppa di Giuseppe Raffaele.
La vicinanza di Faggiano
Proprio il tecnico ha lanciato messaggi chiari in un intervallo infuocato. Il passaggio alla 4-2-3-1 ha permesso alla sua Salernitana di avere maggiore incisività e pericolosità. L’apporto di Achik è stato determinante, l’area di rigore occupata con Ferrari e Ferraris ha fatto il resto. Al suo fianco l’allenatore si è ritrovato anche il direttore sportivo Daniele Faggiano, praticamente incontenibile nel finale di gara. Dopo il gol di Longobardi, l’esultanza rabbiosa con tanto di pugni alla panchina gli è costata l’espulsione.
Volti tesi all’intervallo
Il ds non ha mollato l’area tecnica dopo un intervallo piuttosto concitato. La tensione era dipinta sul volto dell’amministratore delegato Umberto Pagano. Con lui il segretario Romanazzi, il legale della società prof. Sica, il responsabile operations Mancino e lo Slo Ianniello. Telefono bollente all’intervallo, con la delusione per una prima parte di gara scialba. Anche il dirottamento negli spogliatoi. Poi il secondo tempo tutto d’un fiato e infine la gioia, contenuta dell’ad, al gol di Longobardi.