Un nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato all’ospedale San Paolo di Napoli, dove un infermiere è stato aggredito mentre era in servizio al Pronto Soccorso. A denunciarlo è la UIL FPL Napoli e Campania, che esprime piena solidarietà al collega colpito con un pugno al torace mentre stava gestendo un sospetto caso di meningite.
«A pochi giorni di distanza dal grido di allarme lanciato dalla UIL FPL per i frequenti attacchi che gli operatori sono costretti a subire – affermano in una nota i commissari Ciro Chietti e Pietro Bardoscia – si registra l’ennesima aggressione. È inaccettabile che, nonostante i tentativi di rassicurazione messi in atto dal personale sanitario, la situazione sia degenerata fino alla violenza fisica, con l’intervento delle forze dell’ordine avvenuto solo successivamente».
Per i rappresentanti sindacali si tratta di un episodio gravissimo che conferma l’insufficienza delle misure di sicurezza adottate finora. «Servono interventi immediati e responsabilità chiare – sottolineano –. Quanto accaduto al San Paolo dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che chi lavora ogni giorno in prima linea per tutelare la salute dei cittadini non è adeguatamente protetto».
A preoccupare sono soprattutto i numeri. «Dall’inizio dell’anno – evidenzia la UIL FPL – si contano 46 aggressioni solo sul territorio dell’ASL Napoli 1, che diventano oltre 72 considerando anche le aree nord e sud della provincia. Una vera emergenza che non può più essere sottovalutata».
Da qui l’appello alle istituzioni regionali. I sindacalisti chiedono l’intervento del presidente della Regione Campania, Roberto Fico, e una convocazione urgente: «Attendiamo di essere chiamati al più presto per affrontare concretamente la piaga delle aggressioni e investire seriamente nella sanità pubblica campana», concludono.