Ugl salute esprime la più ferma condanna per l’ennesimo episodio di violenza verificatosi presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli, dove un infermiere è stato aggredito mentre svolgeva il proprio servizio.
Un fatto di estrema gravità che si inserisce in una lunga e preoccupante sequenza di aggressioni ai danni del personale sanitario, ormai divenute una drammatica costante.
"Siamo di fronte a una vera emergenza nazionale - dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale Ugl salute - medici, infermieri e operatori sociosanitari continuano a lavorare in condizioni di insicurezza inaccettabili. Non sono più sufficienti le sole espressioni di solidarietà, occorrono interventi strutturali immediati per garantire la tutela di chi è quotidianamente in prima linea".
Sulla stessa linea Franco Patrociello, segretario provinciale Ugl salute Napoli, che sottolinea come da tempo vengano denunciate la carenza di sistemi di sicurezza, la mancanza di personale e l’assenza di presidi fissi delle forze dell’ordine nei pronto soccorso più esposti. "Il personale è stremato e lasciato solo. Ogni nuova aggressione rappresenta un fallimento del sistema".
Ugl Salute chiede con urgenza l’istituzione di presidi permanenti di polizia negli ospedali, il rafforzamento della vigilanza interna, l’applicazione rigorosa delle norme penali nei confronti degli aggressori e un piano straordinario di assunzioni e di riorganizzazione del lavoro per ridurre le tensioni nei reparti di emergenza.
"Difendere chi cura - concludono Giuliano e Patrociello - significa difendere il diritto alla salute dei cittadini. Non è più tollerabile che gli ospedali diventino luoghi di paura anziché di assistenza".