Nuovo capitolo giudiziario nell’inchiesta sull’eredità di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. Il gip del tribunale di Torino, Antonio Borretta, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura per due capi d’accusa contestati a John Elkann e ha ordinato la cosiddetta imputazione coatta. Il provvedimento riguarda anche il commercialista Gianluca Ferrero e si inserisce nel filone legato alla presunta residenza in Italia di Donna Marella. Le ipotesi di reato per il presidente di Stellantis restano quelle di dichiarazione infedele e truffa ai danni dello Stato, limitatamente a due annualità. In precedenza i pubblici ministeri avevano chiesto l’archiviazione per questo segmento dell’indagine, ritenendo non sostenibili le accuse, ma il gip non ha accolto la richiesta, imponendo alla Procura di riformulare l’imputazione.

Il nodo della messa alla prova

Parallelamente prosegue su un binario distinto l’istanza di sospensione del procedimento con messa alla prova presentata da John Elkann, che consentirebbe l’estinzione dei reati attraverso lavori socialmente utili. Su questo punto dovrà pronunciarsi un altro giudice, Giovanna De Maria. L’udienza è stata aggiornata all’11 febbraio per motivi tecnici, mentre quella relativa alla posizione di Ferrero è fissata al 21 gennaio. Gli avvocati di John Elkann esprimono soddisfazione per le archiviazioni disposte a favore degli altri indagati, ma definiscono «difficile da comprendere» la decisione del gip sull’imputazione coatta. Secondo i legali, il provvedimento non vincola il giudice chiamato a decidere sulla messa alla prova. È stato annunciato un ricorso in Cassazione, eccependo l’abnormità dell’ordinanza, e ribadita la convinzione che le accuse siano prive di fondamento.

Il versamento al Fisco

Nel frattempo resta agli atti l’accordo già definito con l’Agenzia delle Entrate. Lo scorso luglio John Elkann ha versato 183 milioni di euro, estinguendo il debito tributario contestato nell’ambito dell’inchiesta. La difesa sottolinea che tale scelta non implica alcuna ammissione di responsabilità, ma risponde esclusivamente alla volontà di chiudere una vicenda personale ritenuta dolorosa. Diverso l’esito per gli altri membri della famiglia. Il gip ha disposto l’archiviazione completa del procedimento nei confronti di Ginevra Elkann, Lapo Elkann e del notaio Urs Robert von Gruenigen, accogliendo integralmente la richiesta della Procura. Per loro, la posizione giudiziaria si chiude definitivamente.