Avellino

di Paola Iandolo aaa

I giudici della Dodicesima Sezione del Tribunale del Riesame hanno rigettato l’istanza di annullamento della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Avellino nei confronti di D. P., uno dei quattro indagati per la maxitruffa da un miliardo e mezzo sui crediti di imposta generati da Ecobonus per lavori mai realizzati. L’inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Luigi Iglio.

D.P. è ritenuto dagli inquirenti al vertice dell’organizzazione che avrebbe venduto crediti d’imposta fittizi in tutta Italia. Le accuse vanno a vario titolo dall’ associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio e riciclaggio. Bonus edilizi ed ecobonus ottenuti attraverso migliaia di comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, in un caso circa 11000 inviate in una sola notte da una ditta di mangimi.

Un elenco di beneficiari che hanno ricevuto cessione di crediti in prima battuta con sconto in fattura per un miliardo e seicento milioni, trasformati in seconda cessione in novanta milioni di euro. Il sequestro in questo caso dell’ammontare dei dell’ammontare dei crediti fittiziamente generati ammonta a 13.760.506,27, somma oggetto del sequestro per auto riciclaggio e contestato a 19 indagati.