"Sulla questione Luci d’Artista Filt-Cgil e Fit-Cisl sentono il dovere di fare chiarezza. Chi scrive rappresenta organizzazioni sindacali, ma prima ancora è salernitano, ama questa città e ne vuole la crescita ordinata, sicura e sostenibile. Le prese di posizione assunte in questi giorni non nascono da polemiche strumentali, ma da una preoccupazione reale e responsabile per la sicurezza degli utenti, dei lavoratori del trasporto pubblico e dei cittadini salernitani, oltre che per la qualità del servizio di mobilità in un periodo caratterizzato da un forte afflusso turistico". A dirlo, in una nota, il segretario generale Gerardo Arpino.
Nuova puntata dunque nel braccio di ferro per lo spostamento del terminal dei bus turistici a Vinciprova, in un'area già fortemente congestionata. Da giorni amministrazione comunale e sigle sindacali sono ai ferri corti.
"È bene ricordare, e va sottolineato con forza, che i lavoratori del trasporto pubblico sono stati per anni parte integrante e attiva della manifestazione Luci d’Artista con le famose "navette". L’evento è cresciuto anche grazie al loro contributo, quasi insieme a loro, ed è per questo che quei lavoratori si sentono parte della città e della manifestazione stessa, non un elemento di disturbo. Proprio per questo non stiamo dicendo “no” ai turisti, né tantomeno alla manifestazione. Al contrario, chiediamo un incontro con il Comune di Salerno, per portare una proposta concreta, ragionevole e già sperimentata. Riteniamo infatti più giusto ed equilibrato, se l’obiettivo è consentire ai turisti di arrivare nel cosiddetto “cerchio” della città, ripristinare la collocazione dei bus turistici così come avveniva negli scorsi anni lungo la Lungoirno, garantendo la discesa dei passeggeri in sicurezza e un accesso diretto al centro cittadino attraverso il sottopasso che collega la Lungoino con il cuore della città, ottenendo lo stesso risultato in termini di prossimità ma con minori rischi e minori interferenze con il trasporto pubblico locale e la viabilità urbana - spiega Arpino -. La nostra è una proposta di buon senso, nell’interesse della città, dei turisti, dei lavoratori e dei cittadini. Il confronto resta per noi l’unica strada possibile, perché quando si parla di sicurezza, mobilità e vivibilità urbana, ascoltarsi non è una concessione ma un dovere istituzionale".