Salerno

Il Natale è relazione, cura e responsabilità verso l’altro. Ma è anche il tempo dei legami che chiedono di essere custoditi anche quando sembrano sospesi. È in questo solco che si inseriscono le attività di “S.Av.E.L.ove CuriAmo la relazione”, il progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso dalla Fondazione Comunità Salernitana insieme all’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno e a una rete di 19 partner del territorio.
 
Dal 18 dicembre sono in calendario diverse attività per il Natale che rappresentano un momento simbolico legato alle festività e l’avvio di un percorso di continuità che proseguirà nei mesi successivi, con l’obiettivo di rafforzare i legami familiari e sostenere la responsabilità genitoriale anche durante la detenzione. Giovedì 18 dicembre presso la Casa circondariale di Eboli ci sarà la celebrazione della Santa Messa, animata dal Rinnovamento nello Spirito, che sarà presieduta da monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno Campagna Acerno. A seguire, un pranzo comunitario, come segno concreto di prossimità e condivisione. Lunedì 22 dicembre presso la Casa circondariale di Lauro ci sarà la Festa di Natale dedicata ai bambini: un operatore della Casa sulla Roccia sarà Babbo Natale per consegnare i doni ai più piccoli; mentre alle mamme saranno donati gli oggetti di ceramica realizzati lo scorso 17 novembre al carcere di Fuorni. Il 29 dicembre la Casa circondariale di Fuorni ospiterà il laboratorio di confezionamento delle calze dell’Epifania: un’attività che coinvolgerà i detenuti in un gesto simbolico di dono e responsabilità verso i propri figli. Il 5 gennaio alla Casa circondariale di Lauro ci sarà la consegna delle calze dell’Epifania; le mamme, invece, troveranno in dono gli oggetti di ceramica realizzati con i laboratori di Fuorni.
  
Accanto alle attività educative e relazionali, il progetto prevede l’allestimento di spazi dedicati ai minori all’interno degli istituti penitenziari, pensati per favorire l’incontro, il gioco e la relazione genitoriale. A Fuorni lo spazio sarà dotato di un mobile a sei vani a giorno in materiale ligneo con bordi arrotondati, un tavolo quadrato in multistrato di betulla con bordo naturale e quattro sedie Piuriuso in faggio tornito, con altezze differenziate per le diverse fasce d’età. A Lauro è previsto un angolo morbido multilivello Big in poliuretano ignifugo, rivestito in finta pelle colorata, affiancato da un mobile a sei vani a giorno e da una lavagna a muro Medium, strumenti semplici ma fondamentali per attività educative, creative e condivise. Mentre ad Eboli lo spazio esterno sarà arricchito dall’installazione della Torre del paggio in alluminio, con pista di scivolamento in vetroresina e area di sicurezza certificata, per restituire ai bambini il diritto al gioco e al movimento anche in un contesto complesso.
 
“Questi sono spazi che parlano ai bambini, sono luoghi che accolgono la relazione. Gli interventi che stiamo portando avanti puntano a ricostruire e rafforzare legami che la detenzione ha alterato, ma anche a far sentire alle persone detenute l’attenzione che c’è nei loro confronti, lì dove la solitudine e la lontananza pesano di più”, Antonia Autuori, presidente della Fondazione della Comunità Salernitana.
 
“In un tempo in cui la genitorialità rischia di restare sospesa, “S.Av.E.L.ove CuriAmo la relazione” sceglie di abitare il Natale dimostrando che contrastare la povertà educativa significa, prima di tutto, non lasciare soli i legami”, commenta Patrizia Stasi, coordinatrice del progetto.