Trasformare una tragedia in un impegno concreto per la vita. È con questo obiettivo che nasce la Fondazione Domenico Cirillo, dedicata allo studente napoletano di 17 anni che ha perso la vita lo scorso 2 febbraio dopo essere stato investito in viale Dohrn, a Mergellina.
La Fondazione punta a promuovere educazione stradale, cultura del rispetto e impegno civico, attraverso percorsi rivolti non solo ai giovani, ma soprattutto agli adulti, a partire dai genitori. Un messaggio chiaro: la sicurezza stradale non è solo una materia scolastica, ma una responsabilità quotidiana che passa dall’esempio.
“I numeri dei morti sulle strade sono impietosi – spiega Ernesto Maria Cirillo, padre di Domenico – parliamo di otto vittime al giorno. A livello mondiale sono 1,19 milioni l’anno, una persona ogni 26 secondi. È una vera e propria guerra silenziosa, che uccide più dei conflitti armati. Il 95% degli incidenti è causato da errore umano, da distrazione. Per questo l’educazione stradale è centrale”.
Un’educazione che non può fermarsi alle aule scolastiche. “Se un ragazzo impara le regole a scuola ma poi sale in auto con genitori che usano il telefonino o passano col rosso, quelle parole perdono valore – sottolinea Cirillo – noi adulti siamo l’esempio. Non possiamo delegare tutto alla scuola, né vanificarne il lavoro con comportamenti sbagliati”.
Accanto al rigore dei numeri, c’è il racconto di un dolore che diventa scelta consapevole. “La Fondazione nasce da un evento tragico che conosciamo bene – racconta Paola De Blasio, madre di Domenico – Domenico aveva sogni, amici, una vita davanti. Proprio l’amore e il sostegno di amici e familiari ci hanno dato la forza di andare avanti. Donare è l’unica via che conosciamo per trasformare questo dolore in qualcosa di positivo, sano, soprattutto per i giovani che sono il nostro presente”.
Un richiamo anche alla responsabilità collettiva. “È facile delegare tutto alla politica – aggiunge – ma se non diamo noi per primi il nostro contributo, perdiamo in partenza”.
Dal prossimo anno la Fondazione avvierà progetti che coinvolgeranno scuole e aziende e finanzierà, anche attraverso campagne di crowdfunding, la realizzazione di un cortometraggio ideato e prodotto da giovani attori e registi. L’opera sarà messa a disposizione di istituzioni e istituti scolastici come strumento di sensibilizzazione.
Un modo per continuare a parlare di Domenico, non solo come vittima di una tragedia, ma come simbolo di una battaglia civile che riguarda tutti: quella per il rispetto delle regole e della vita, ogni giorno, sulle strade.