Una strategia unitaria per salvare uno dei corsi d'acqua più martoriati del continente. In data odierna, 17 dicembre 2025, è stato ufficialmente sottoscritto presso la Procura Generale di Napoli il "Protocollo d'Intesa per il contrasto all'inquinamento del Fiume Sarno e dei suoi affluenti". L'accordo punta a trasformare radicalmente le attività investigative per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini.
Il documento è frutto di una collaborazione senza precedenti che vede coinvolte le Procure Generali di Napoli e Salerno, insieme alle Procure della Repubblica di Torre Annunziata, Avellino e Nocera Inferiore. Sul campo opereranno in sinergia l'Arma dei Carabinieri (inclusi NOE e Forestali), la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera e la Polizia Metropolitana, supportate dalle competenze tecniche di ARPA Campania e ISPRA.
I punti chiave del Protocollo
L'obiettivo dichiarato è il superamento della frammentazione degli interventi attraverso un coordinamento interdistrettuale rafforzato. Il piano d'azione si articola su diversi pilastri operativi:
Monitoraggio costante: Controllo continuo dello stato del fiume e dei suoi affluenti.
Indagini mirate: Ispezioni rigorose su impianti produttivi, depuratori e reti fognarie comunali.
Intelligence e Dati: Creazione del Servizio Interforze di Indagini Ambientali (S.I.A.) e scambio di informazioni in tempo reale per garantire uniformità d'azione.
Tecnologia e Formazione: Utilizzo di strumenti avanzati per individuare scarichi abusivi e programmi di aggiornamento specialistico per la polizia giudiziaria.
Non solo ambiente: riflettori sui reati fiscali
Una delle novità più significative riguarda l'estensione delle indagini. Non ci si limiterà agli sversamenti illeciti: le autorità verificheranno anche gli accertamenti fiscali e tributari correlati ai reati ambientali e il corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati al risanamento e al collettamento fognario.
Il Procuratore Generale di Napoli, Aldo Policastro, ha definito la salvaguardia ambientale una "priorità assoluta", sottolineando come questa sinergia istituzionale sia fondamentale per tutelare un patrimonio identitario nazionale. Sulla stessa linea Elia Taddeo, Procuratore Generale f.f. di Salerno, che ha descritto l'accordo come un "modello operativo innovativo" per garantire la sicurezza e la sostenibilità del territorio. L'intesa avrà una durata triennale e prevede incontri periodici per monitorare i risultati raggiunti e l'efficacia delle azioni intraprese