Non solo una sfida tra i giganti della vela, ma un volano per il futuro delle nuove generazioni. Per i prossimi due anni, Napoli sarà la capitale mondiale dell'America's Cup, trasformando il prestigio della competizione sportiva più antica del mondo in un’opportunità concreta di riscatto sociale, formazione tecnologica e lotta alla dispersione scolastica.Ne è convinto il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che questa mattina ha presieduto l’evento "America’s Cup tra i giovani di Napoli: dal mare un futuro di sport, formazione e inclusione", tenutosi presso l’Istituto Marie Curie di Ponticelli.
Sport e cultura contro l’abbandono scolastico
Il cuore dell'intervento ministeriale riguarda il ruolo educativo dello sport. Secondo Valditara, l'America’s Cup rappresenta una "sfida del mare" che insegna ai giovani a superare i limiti e a lavorare in squadra."Siamo convinti che lo sport, insieme a teatro e musica, svolga un ruolo straordinario nella lotta alla dispersione", ha dichiarato "Coinvolgere i giovani in un grande avvenimento mondiale li farà sentire parte di un progetto, aiutandoci a combattere l'abbandono scolastico".
I dati presentati sorridono alla regione: in due anni, circa 20.000 ragazzi campani sono rientrati nel sistema scolastico. Un successo che si riflette anche nelle competenze, con la Campania che svetta nelle ultime rilevazioni Invalsi per i risultati in italiano e matematica nella scuola primaria.L'evento non sarà solo una vetrina turistica, ma un laboratorio a cielo aperto per gli istituti nautici, gli ITS e le materie STEM. Il coinvolgimento delle scuole riguarderà l'innovazione tecnologica e il design della fluidodinamica delle imbarcazioni.Previsti percorsi formativi legati alla nautica da diportoe alla tutela dell'ambiente marino e la crescita sostenibile.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato come la competizione attiri professioni ad alta specializzazione: "È un modo per creare opportunità di lavoro qualificato. I team avranno bisogno di giovani talenti nel settore tecnologico e della nautica".
La cooperazione istituzionale
Il prestigio internazionale dell'evento ha compattato le istituzioni. Il presidente della Regione Campania, Roberto Fico, non ha presenziato all'evento ma attraverso un messaggio scritto ha fatto sapere che la Regione garantisce il pieno supporto: "È un dovere cooperare per manifestazioni che hanno un impatto positivo sul territorio. La Blue Economy deve essere il volano per l’occupazione e lo sviluppo campano".
"La scuola di periferia fucina di talenti
Napoli si prepara dunque a vivere un biennio straordinario, dove il vento della Coppa America non spingerà solo le imbarcazioni, ma anche le ambizioni di migliaia di studenti campani verso un futuro di eccellenza. L'auspicio è che questi giovani siano innanzitutto quelli delle scuole di periferia come l'ITT Marie Curie di Ponticelli, uno egli istituti professionali più grandi e importanti di Napoli, diretto da Valeria Pirone, uno dei dirigenti più "Illuminati" e dinamici della scuola campana.
"La scuola di periferia oggi è al centro della scena, per noi è molto importante per far capire che questi istituti non sono margini ma centri di futuro, dove intelligenza e talento possano trovare davvero opportunità per emergere".