Quindici

di Paola Iandolo 

Cinque anni e sei mesi e una multa di 12mila euro. Invocata l'assoluzione per la contestazione di minacce. Questa la richiesta formulata dal pubblico ministero dell'Antimafia Henry Jhon Woodcock al termine della sua requisitoria per l’attentato contro la sede di IrpiniAmbiente di Quindici avvenuto nell’aprile del 2019, nei confronti di Antonio Mazzocchi (ristretto nel carcere di Siracusa) e considerato elemento di spicco del clan Graziano. La richiesta è stata avanzata stamane davanti ai giudici del Collegio presieduto da Sonia Matarazzo.

L’ accusa nei confronti di Mazzocchi è l'esplosione di numerosi colpi di fucilecontro la ex sede nel Vallo di Lauro di IrpiniAmbiente. Il pm antimafia ha ripercorso le indagini che erano state svolte dal personale del Commissariato di Lauro e dalla Squadra Mobile di Avellino. Rilevante nell’accertamento della responsabilità di Mazzocchi  l’intercettazione captata il 24 maggio 2019 e raccolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo dell’ Arma di Avellino.

Si tratta di una conversazione telematica captata dai militari di Via Brigata in cui Mazzocchi aveva riferito alla moglie: “Quello si crede che la pazziella, la maggior parte delle armi che stanno lì sopra, hanno sparato già tutte quante...perché ero venuto un po' prima che sparai a Cesare, io lo tenevo dentro un tubo”. Fa dunque riferimento a Cesare, il coordinatore di IrpiniAmbiente che al momento delle esplosioni di colpi era nella sede. Il 9 gennaio ci sarà la discussione della difesa di Mazzocchi, il penalista Sabato Graziano.