Benevento

Ad una settimana dalla formale richiesta di incontro indirizzata alla direttrice generale dell’A.O.R.N. “San Pio”, Maria Morgante, il consigliere regionale di Forza Italia Fernando Errico torna a sollecitare un confronto istituzionale sulle principali criticità della sanità sannita e, in particolare, sull’attuazione della recente sentenza del TAR relativa alla riapertura h24 del Pronto Soccorso di Sant’Agata de’ Goti. 

«Oggi - scrive il consigliere Errico - il Pronto Soccorso di Sant’Agata de’ Goti opera con orari d’ufficio, dalle 8 alle 18, mentre il TAR ha chiaramente riconosciuto la necessità dell’apertura h24. È nostro dovere capire se e come si intenda dare piena attuazione a quella decisione».

Errico amplia quindi il ragionamento sullo stato complessivo del sistema sanitario. «La sanità è una questione centrale e complessa. Gli operatori lavorano spesso al limite della sostenibilità professionale e questo va riconosciuto. Allo stesso tempo, è indispensabile creare adeguati filtri di accesso, affinché i Pronto Soccorso accolgano esclusivamente i pazienti che necessitano davvero di cure emergenziali, evitando intasamenti che penalizzano tutti».

Riferendosi al nuovo assetto politico regionale, Errico aggiunge. «Ho appreso che il presidente Fico manterrà per almeno 18 mesi la delega alla sanità. Il confronto, dunque, sarà diretto. Come gruppo di Forza Italia ribadiamo la volontà di portare avanti un’opposizione seria e costruttiva, orientata a fornire indicazioni e prospettive concrete per rispondere ai bisogni del territorio, non solo in ambito sanitario». Infine, il consigliere regionale richiama il tema del rispetto dei ruoli. «Comprendo le difficoltà gestionali e non intendo entrare nel merito delle scelte del management. Tuttavia, è impensabile che sul piano dei rapporti istituzionali non si risponda a un consigliere regionale. Chiedo soltanto di capire se e in che modo si voglia risolvere il problema dell’ospedale di Sant’Agata. Dare risposte alle istituzioni significa dare risposte ai cittadini».