È allarme al Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino dopo le dimissioni del primario nei giorni scorsi. Ma si annuncia l’addio di altri professionisti nei prossimi giorni. Medici che sarebbero in procinto di lasciare il reparto d’urgenza dell’ospedale del capoluogo irpino. Il Comitato Civico Irpino - Cocir, rappresentato da Fabrizio Pesiri, esprime seria preoccupazione per “la gravissima situazione che investe il pronto soccorso, alla luce delle dimissioni del giugno scorso della vice-resposabile Luisa Viscardi, di quelle recentissime del direttore dell'Unità Operativa, Antonino Maffei, e delle insistenti e qualificate voci di dimissioni di altri sei medici in servizio”.
“Si tratta di un segnale allarmante, che non può essere derubricato a fatto isolato o a dinamica fisiologica: quando un’intera struttura strategica come il Pronto Soccorso perde figure apicali e rischia di perdere una quota significativa del proprio personale medico, il problema diviene inevitabilmente organizzativo e sistemico - spiega Pesiri -.
Da tempo il CO.C.IR. denuncia una condizione di persistente sofferenza strutturale del Pronto Soccorso del Moscati, caratterizzata da:
cronica carenza di personale; costante sovraffollamento; permanenze prolungate dei pazienti in barella;
irrazionalità ed inadeguatezza nei percorsi di gestione del paziente; pressione insostenibile sui medici e sugli infermieri in servizio, costretti a turni massacranti in assenza di qualsiasi garanzia di sicurezza, dignità e legalità.
Le responsabilità
Il COCIR afferma con chiarezza che le responsabilità sono gestionali e politiche. Non si può continuare a parlare superficialmente di “criticità diffuse” o di “problemi nazionali” per giustificare ciò che ad Avellino ha assunto i contorni di una crisi strutturale permanente.
Le dimissioni del Primario, cui si aggiungono le possibili ulteriori defezioni, rappresentano la punta dell’iceberg di una crisi gestionale che rischia di compromettere seriamente la sicurezza delle cure, la tutela dei pazienti e la tenuta del sistema dell’emergenza-urgenza.
Quando un Primario lascia e altri medici si preparano a farlo, il problema non sono i professionisti che se ne vanno, ma chi li ha messi nelle condizioni di non poter più lavorare, con carichi di lavoro incompatibili con gli standard di sicurezza e protezione sia per loro stessi che per i pazienti”,
Segnale allarmante
Di qui la richiesta di: chiarimenti immediati da parte della Direzione Generale del Moscati sulle cause delle dimissioni e sulle reali condizioni operative del Pronto Soccorso; un intervento urgente della Regione Campania, attraverso la Direzione Generale/Dipartimento per la Tutela della Salute, con attivazione di una verifica ispettiva straordinaria sull’organizzazione del Pronto Soccorso del Moscati; l’adozione di misure straordinarie per il rafforzamento dell’organico medico e infermieristico e per la revisione completa del modello organizzativo del Pronto Soccorso; un confronto pubblico e trasparente con i professionisti sanitari e con la comunità; l’accertamento delle responsabilità dirigenziali.
“Il COCIR – prosegue la nota – continuerà a vigilare, ad informare l’opinione pubblica e ad attivare ogni iniziativa civica e istituzionale utile affinché il diritto alla salute in Irpinia non venga ulteriormente compromesso a causa di colpevoli inerzie, sottovalutazioni e scelte inadeguate.
Ogni ulteriore rinvio o omissione, ogni tentativo di minimizzazione, ogni silenzio istituzionale, renderà chi governa questa struttura direttamente responsabile delle conseguenze che inevitabilmente ricadranno sui cittadini, sui pazienti fragili e sugli operatori sanitari rimasti in trincea”