La Regione Campania rafforza la strategia di prevenzione del rischio sismico con un nuovo bando da circa 1,3 milioni di euro destinato a studi specialistici fondamentali per la sicurezza del territorio. L’iniziativa rientra nel solco delle politiche avviate dopo il “Decreto L’Aquila” e punta a fornire agli enti locali strumenti conoscitivi aggiornati e omogenei. Il cuore dell’intervento è la Microzonazione sismica, nei livelli 1 e 3, che consente di analizzare il comportamento dei terreni in caso di terremoto. Gli studi permettono di distinguere le aree stabili da quelle soggette ad amplificazioni locali o a possibili fenomeni di instabilità, informazioni decisive per pianificazione urbanistica, progettazione e gestione delle emergenze. Un ruolo centrale è affidato all’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza. L’obiettivo è individuare il punto oltre il quale un centro urbano riesce comunque a mantenere operative le funzioni strategiche, garantendo accessibilità, collegamenti e continuità con il contesto territoriale anche dopo un evento sismico rilevante.

Comuni incentivati a fare rete

Per ottenere un quadro completo della risposta locale, la Regione incentiva in particolare la partecipazione dei Comuni che esercitano le funzioni di protezione civile in forma associata. Nella Microzonazione di livello 1, comprensiva della CLE, la dimensione sovracomunale è considerata un valore aggiunto per una lettura più efficace del rischio. Il contributo regionale varia in base alla popolazione residente ed è concesso a fronte di una minima compartecipazione alle spese. Non è invece richiesto alcun cofinanziamento per le domande relative alla sola analisi della Condizione Limite per l’Emergenza. Le istanze dovranno essere presentate entro il 30 gennaio 2026, esclusivamente attraverso il servizio digitale regionale.