Un processo al giorno per reati contro gli animali: è questo il risultato concreto della collaborazione tra l’ente nazionale protezione animali e l'arma dei carabinieri, avviata nel 2018 e rafforzata ora con la firma del terzo protocollo d’intesa, sottoscritto direttamente con il comando generale dell’arma.

Alla firma erano presenti Claudia Ricci, avvocato Enpa e il capo del II reparto dell’arma dei carabinieri, generale Arturo Guarino.

Il nuovo Protocollo rappresenta un importante riconoscimento istituzionale per Enpa e si configura come uno strumento operativo nazionale, che ingloba e supera i precedenti accordi con CUFA e NAS, ampliando in modo significativo l’efficacia e l’ambito della collaborazione.

I numeri della collaborazione: i dati 2025 dell’ufficio legale Enpa

Nel solo 2025, Enpa ha presentato 157 denunce per reati contro gli animali.

Oltre un terzo di queste nasce direttamente da segnalazioni o attività dei carabinieri; le restanti arrivano dai cittadini che, grazie al Protocollo, vengono indirizzati verso l’Arma, rafforzando l’azione repressiva e preventiva.

Dall’accordo derivano 63 costituzioni di parte civile, a conferma di un’azione giudiziaria strutturata e continuativa.

La tipologia dei reati denunciati evidenzia:

• 70% di maltrattamenti, in particolare detenzione incompatibile: un dato significativo che indica una crescente capacità di riconoscere tempestivamente i comportamenti illeciti già in fase di accertamento;

• 20% di uccisioni di animali connotate da particolare crudeltà, con una forte incidenza di casi ai danni dei gatti, spesso vittime di violenze estreme;

• 10% di reati legati alla fauna selvatica, tra uccellagione, bracconaggio e detenzione illegale di uccelli da richiamo.

Preoccupa in modo particolare la grave impennata dei reati di crudeltà commessi da minorenni, un fenomeno che conferma come la violenza sugli animali rappresenti un indicatore di disagio e pericolosità sociale.

I dati non includono gli illeciti amministrativi, che restano un ulteriore ambito di intervento dell’Arma.

Dal 2018 ad oggi: una sinergia che produce giustizia ogni giorno

Letti nel quadro della collaborazione attiva dal 2018 ad oggi, i dati restituiscono la dimensione reale dell’accordo: grazie alla sinergia tra Enpa e Arma dei Carabinieri viene avviato mediamente almeno un procedimento giudiziario al giorno.

Un risultato che non nasce da logiche di mero giustizialismo, ma dalla consapevolezza condivisa che i reati contro gli animali non sono reati minori e devono essere perseguiti con strumenti adeguati, anche in un’ottica di prevenzione.

Un accordo che cambia l’operatività sul territorio

Il terzo protocollo consente alle sezioni Enpae alle guardie zoofile Enpa di interfacciarsi con qualunque Stazione o Comando territoriale dell’Arma dei Carabinieri, superando il ricorso esclusivo ai reparti specializzati.

Questo rafforza in modo significativo la capacità di intervento sul territorio e rende più efficace anche il lavoro di orientamento delle segnalazioni provenienti dalla cittadinanza, che sempre più spesso si rivolge alle strutture Enpa per denunciare situazioni di maltrattamento o illegalità.

Grazie al protocollo, tali segnalazioni possono essere canalizzate in modo più rapido e strutturato verso l’Arma, favorendo interventi tempestivi e coordinati, soprattutto nelle situazioni urgenti o complesse.

L’accordo rafforza inoltre lo scambio di competenze e le attività di formazione, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli interventi e prevenire i reati.