Avellino

Gioia incontenibile per Samantha, 43 anni, e per suo marito Carmine, 44 anni, di Parolise per l'arrivo della piccola Kesya. Samantha era stata sottoposta a quattro fecondazioni assistite, di cui tre fallite e una esitata in aborto alla 10ª settimana; solo al quinto tentativo si è ottenuto un esito favorevole. Alcune delle tecniche sono state eseguite in un Centro Pubblico.

Un caso medico complesso: età, miomi, endometriosi e accretismo placentare

Successivamente, trattandosi di una gravidanza molto complessa per l’età della signora, per la presenza di numerosi miomi e di severa endometriosi, la coppia si è rivolta al dr. Raffaele Petta, Direttore del Servizio di “Gravidanza a rischio” del Centro di Fecondazione Assistita di Napoli. La paziente è stata monitorata intensivamente con controlli clinici ed ecografici, con esecuzione di flussimetrie e profili biofisici ravvicinati, soprattutto nelle epoche più avanzate della gravidanza.

Il parto al Malzoni Research Hospital

La paziente, alla 38ª settimana, è stata ricoverata nel Reparto di Ostetricia del Malzoni Research Hospital, diretto dalla dr.ssa Annamaria Malzoni. Essendo stato posto il sospetto di un accretismo placentare, Samantha è stata sottoposta a un intervento di taglio cesareo eseguito direttamente dal prof. Carmine Malzoni con il dr. Lucio De Vito, il dr. Raffaele Petta e l’ostetrica Mariangela Cucciniello, coadiuvati dagli infermieri di Sala Operatoria, Massimo FalcoRaffaele Adamo e Vincenzo Di Donato.
Alle ore 16:27 del 5 dicembre è nata la piccola Kesya con un peso di 3,340 kg, lunga 51 cm, affidata al dr. Angelo Izzo, Responsabile della Terapia Intensiva Neonatale del Malzoni Research Hospital.

Il delicato intervento chirurgico

L’intervento è stato particolarmente complesso per la presenza di voluminose varici sull’utero, di molteplici miomi e di accretismo placentare, per cui la placenta, estesamente e tenacemente aderente alla parete dell’utero, è stata staccata con grande difficoltà e con un’imponente emorragia, ridotta drasticamente con l’apposizione di punti emostatici e uno stipato tamponamento uterino.

L'accretismo placentare: una condizione ostetrica ad alto rischio

“L’accretismo placentare è una temibile condizione ostetrica, più frequente nelle fecondazioni assistite, con un’anomala aderenza della placenta alla parete uterina e penetrazione della stessa nello strato muscolare dell’utero. Ne consegue difficoltà ed a volte impossibilità a staccarla dalla parete uterina, con imponenti emorragie che a volte impongono la necessità di asportare l’utero per salvare la vita della paziente. Nel caso della signora Iantosca si è fortunatamente riusciti a ridurre l’emorragia con dei punti emostatici e con lo stipato tamponamento uterino” afferma il prof. Carmine Malzoni.

Il ringraziamento della famiglia 

“Questo è il più bel Natale della nostra vita e quest’anno per la prima volta lo festeggeremo in tre. Un ringraziamento particolare al prof. Carmine Malzoni che con la sua sapienza chirurgica ha risolto un problema che poteva avere risvolti drammatici ed al dr. Raffaele Petta per come mi ha seguito nella gravidanza; inoltre un ringraziamento particolare a tutto lo staff medico e paramedico del Malzoni Research Hospital che mi ha aiutata a realizzare questo meraviglioso sogno” afferma la signora Samantha”.