Avellino

di Paola Iandolo 

Anche se il picco influenzale è stato già raggiunto con le feste i casi rischiano di aumentare. E arriva l'invito ad evitare i contatti e a vaccinarsi. a lanciarlo il presidente dell'Ordine dei Medici, Francesco Sellitto che sostiene. "Il vaccino riduce il ricorso di ospedalizzazione". La Campania è sul podio delle regioni maggiormente colpite (in circa 60mila con i sintomi), l'Irpinia segue il generale trend, con un numero in costante crescita di cittadini con tosse, febbre alta e disturbi intestinali.

Determinante il ruolo giocato, in chiave preventiva, dal siero antinfluenzale. "Il vaccino non sta tenendo benissimo sull'insorgere della febbre, tuttavia, ed è questo l'aspetto più significativo, sta proteggendo con efficacia dagli effetti gravi dell'influenza". In sostanza, chi si è vaccinato non sviluppa altre complicanze, come la broncopolmonite. Sellitto lancia l'appello: "Chi non si è ancora vaccinato per l'influenza che lo faccia, perché il siero rappresenta una protezione dalle complicanze molto efficace".

Dosi che, infatti, vengono consigliate in particolar modo agli over 60, ma non solo "Anche a coloro che soffrono di patologie che comportano un rischio cardiovascolare. Dal diabete alla cardiopatia ischemica, fino allo scompenso cardiaco. Insomma, anche se hanno meno di 60 anni devono vaccinarsi". Tra le categorie più colpite dall'influenza stagionale, agli ultrasessantenni si aggiungono i bambini.