Napoli

 

Il 16 gennaio 2026, alle ore 19.00, presso la suggestiva Sala Ostrichina del Comune di Bacoli, verrà inaugurata Macerie di un sogno infranto, la nuova mostra fotografica di Angelo Greco, realizzata in collaborazione con AreaLab35.

 

La scelta di Bacoli come sede espositiva non è casuale. Come spiega l’autore, “essere flegreo mi spinge a esporre nella mia terra, ma c’è un motivo più profondo che fa di Bacoli il luogo ideale per ospitare Macerie di un sogno infranto: questa città è l’esempio concreto di come un territorio ‘stuprato’ possa rinascere”. Greco ricorda quando, da bambino e adolescente, vedeva due luoghi simbolo del degrado flegreo: il lago Miseno e Baia. “Il Miseno era quasi una fogna al centro della città, oggi è uno specchio d’acqua limpido e vivibile. Baia, invece, era deturpata dal ‘cimitero delle navi’, carcasse abbandonate che mortificavano la bellezza della zona e della Città Sommersa. Oggi Baia brilla di luce propria”.

È proprio da questa metamorfosi che nasce la visione della mostra. Macerie di un sogno infranto non è una denuncia cupa, ma un invito a guardare oltre il disfacimento, a scoprire la bellezza che resiste e a ripartire da lì.

Il Vernissage

La serata inaugurale del 16 gennaio sarà presentata dal reporter napoletano Stefano Renna, esponente di AreaLab35, mentre Matilde Iaccarino accompagnerà il pubblico con i suoi racconti, intrecciando parola e immagine in un percorso emotivo condiviso.

La mostra

L’esposizione resterà aperta per due interi weekend (16 – 17 – 18 / 23 – 24 - 25 gennaio 2026) e rappresenta un viaggio visivo attraverso ciò che resta, ciò che cambia e ciò che può rifiorire. Il lavoro di Greco si muove tra memoria, ferite urbane e rinascita, offrendo una narrazione potente e profondamente connessa all’area domitio-flegrea. Un lavoro già apprezzato nell’esposizione del giugno scorso presso la galleria AreaLab35 al Centro Direzionale di Napoli. L’obiettivo non è solo documentare il degrado, ma riscoprire, attraverso immagini, la forza viva e resistente di paesaggi e comunità che non hanno smesso di lottare.