Turisti da tutto il mondo a Napoli per le festività natalizie. C'è chi è tornato per far visita ai parenti e chi ha scelto questo periodo per scoprire il capoluogo partenopeo. Per tutti, o quasi, San Gregorio Armeno si trasforma in una tappa obbligatorio. Lo è stata almeno nei giorni che hanno preceduto il Natale appena trascorso.
Per tanti una tradizione da rispettare: una nuova statuina da comprare, il personaggio nuovo da acquistare e che andrà ad arricchire il presepe. La storica via di Napoli ha accolto tantissime persone. “Abbiamo dovuto istituire il senso unico alternato proprio per questo”, racconta Vincenzo Capuano presidente dell'associazione di San Gregorio Armeno.
“I turisti cercano in primis l'artigiano del presepe, qui ci sono famiglie ormai alla quinta generazione”, spiega ancora Capuano che conferma però la tendenza ormai consolidata negli anni a cercare la stutuina dedicata al personaggio del momento: dal Papa ad Ornella Vanoni, James Senese, Sinner ed anche il neo presidente Roberto Fico.
“Al presidente la statuina l'abbiamo consegnata di persona, è una sorta di oscar alla carriera”, spiega Marco Ferrigno, maestro presepiale che oggi con il figlio Giuseppe porta avanti la storica bottega.
Ed ecco che ancora una volta tradizione e modernità camminano insieme, e s'incontrano sul presepe, in quella scena immaginata nei sogni del 'benino', colui che insieme alla sacra famiglia proprio non può mancare.
“I turisti ci chiedono anzitutto la tradizione perché è quella che più ci rappresenta, soprattutto i turisti spagnoli e di Malta da cui riscontriamo un forte interesse per la nostra arte”, racconta Giuseppe Ferrigno: “Per i personaggi dell'attualità questo è stato l'anno del nuovo Papa, soprattutto all'estero”, in Italia invece molto richiesta la stutuina di Ornella Vanoni “credo che abbia lasciato un ricordo indelebile come simbolo di una donna forte e coraggiosa, ma anche James Senese per la nostra napoli e per lo sport Sinner”.
Ma, come detto, ci sono personaggi che proprio non possono mancare a partire dal 'Benino': “Noi lo chimiamo il regsta del presepe, perché tutto quello che vedete nasce da un sogno di Benino, quindi il Pastore Dormiente e l'altro è il Pastore della Meraviglia che rappresenta la reazione di tutta l'umanità, lo stupore alla nascita del bambinello Gesù”.
Ed ecco che oggi il presepe che resterà nelle nostre case almeno fino al 6 gennaio ci invita a riflettere sul vero significato di questi giorni, scartati i regali, ci sono ancora dei giorni di festa, resta ancora il tempo per meravigliarsi e sognare.