Dal furto tout court nelle abitazioni alla rapina a mano armata nelle stesse. Anche se qualcuno non la conosce, c'è una differenza: la violenza e la minaccia alle vittime. Due fenomeni criminosi che, al di là della loro connotazione giuridica, sono particolarmente odiosi.
La cronaca li sta registrando con una certa frequenza nelle nostra provincia, e anche se può non esserla dal punto di vista statistico, la situazione è sicuramente preoccupante per chi subisce gli assalti dei malviventi e per chi assiste, impotente, alle loro incursioni. Raid che si lasciano alle spalle una lunghissima scia di timore e amarezza. Quella che hanno provato, scoprendo la violazione della loro intimità, quanti, tornati nello loro case, le hanno trovate messe a soqquadro da mani alla ricerca di denaro e preziosi, o si sono visti puntare contro un'arma da facce nascoste da un cappuccio e pronte a tutto.
Colpi compiuti prevalentemente mentre i 'bersagli' erano assenti, ma anche con la loro presenza. Talvolta è capitato che le grida abbiano messo in fuga i balordi, con una reazione che in altre circostanze è mancata perchè non poteva esserci. Come è accaduto a qualche famiglia che ha avuto bisogno di un intervento esterno per risvegliarsi dal torpore indotto, probabilmente, dall'uso di un narcotizzante. Gas spruzzato nell'ambiente, destinato a persone immerse nel sonno che non si sono accorte di nulla, del passaggio di sconosciuti poi fuggiti con oro e soldi.
Facile immaginare lo stato d'animo: un mix di frustrazione e rabbia, il pensiero che corre inevitabilmente ai figli ed al rischio corso per colpa di personaggi che da qualche tempo se ne stanno andando in giro a far danni in più centri sannita. Le comunità sono in apprensione, si cerca anche attraverso i social, di risalire agli autori delle sgraditissime 'visite', vengono segnalate auto che si ritengono sospette. Insomma, un clima tutt'altro che all'insegna della tranquillità: quella che non può avere chi, suo malgrado, ha dovuto fare i conti con i banditi.