Non è stato un Natale di pace quello di Pomigliano d’Arco. La serata della Vigilia la città vesuviana è stata teatro di due gravissimi episodi di sangue che hanno portato al ferimento di un bambino di 7 anni e di un uomo di 47 anni, entrambi colpiti da proiettili vaganti mentre si trovavano in strada. Un doppio caso che scuote la comunità e accende un duro scontro politico sulla sicurezza e la presenza della criminalità organizzata sul territorio.
Il dramma del bimbo al Santobono
Il momento più drammatico si è consumato in piazza Mercato. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo si trovava con la famiglia per i festeggiamenti natalizi quando è stato raggiunto da un proiettile, esploso forse durante una sparatoria o come conseguenza di un folle gesto celebrativo. Il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Sebbene inizialmente le sue condizioni fossero apparse lievi, resta sotto stretta osservazione medica.
Poche ore prima, in piazza Giovanni Leone, un 47enne era stato centrato a un gluteo da un altro colpo vagante mentre passeggiava con la compagna. L'uomo si è presentato all'Ospedale del Mare solo il giorno successivo, dopo aver compreso che quello che sembrava un forte bruciore era in realtà una ferita da arma da fuoco.
Le indagini: caccia al tiratore attraverso i video
Carabinieri e Polizia stanno lavorando senza sosta per incrociare i dati dei due ferimenti. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini della rete di videosorveglianza comunale che copre capillarmente le due piazze, distanti circa due chilometri l'una dall'altra. L'obiettivo è chiarire se a sparare sia stata la stessa persona e se si sia trattato di una "stesa" di camorra o di colpi accidentali esplosi tra la folla.
L'attacco di Borrelli: "Sindaco, la camorra esiste?"
Sulla vicenda è intervenuto con durezza Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi–Sinistra, che ha trasformato il fatto di cronaca in un caso politico. "Quanto accaduto è inaccettabile. Un segnale inquietante di una deriva criminale che dilaga nel napoletano", ha dichiarato Borrelli. "Mi chiedo se dopo questo episodio il sindaco di Pomigliano creda ancora che nella sua città la camorra non esista. Chi maneggia armi e semina paura non può vivere libero". Il deputato ha poi chiesto un rafforzamento immediato dei presidi di sicurezza nelle strade, invocando indagini lampo per assicurare i responsabili alla giustizia e denunciando l'eccessiva diffusione di armi da fuoco, spesso in mano a giovanissimi.
Sicurezza urbana sotto i riflettori
La città, nota per essere un polo industriale e commerciale, si interroga ora sulla tenuta dell'ordine pubblico. Il contrasto tra i messaggi di auguri e il rumore dei proiettili ha lasciato i residenti in uno stato di shock. Le prossime ore saranno decisive per l'analisi dei filmati, che in passato hanno già permesso di risolvere casi di violenza giovanile in queste stesse piazze.