Ha il braccialetto elettronico e non può avvicinare l'ex moglie, che avrebbe stalkerizzato. E' questo il motivo della misura applicata dal gip Robero Nuzzo ad un ultratrentenne di Benevento, al centro di una indagine dei carabinieri. Nel mirino sono finiti i comportamenti che avrebbe mantenuto nei confronti della donna, che aveva deciso di separarsi.
Oltre ad un florilegio di insulti ed offese pesantissimi, lui le avrebbe riservato un numero spropositato di messaggi Whatsapp e telefonate, minacce, pedinamenti ed appostamenti. Ad agosto, in particolare, l'avrebbe schiaffeggiata, poi l'avrebbe chiamata alle 3 di notte per capire dove fosse. E quando aveva saputo che lei, prima di rientrare, si trovava sotto casa di un'amica, l'avrebbe raggiunta in auto e l'avrebbe riempita di insulti. “Sei una p..., se sto combinato così la colpa è tua”, le avrebbe gridato.
A ciò avrebbe poi aggiunto il sospetto che lei avesse un altro, e l'invio, sempre via Whatsapp, di materiale pornografico che a suo dire aveva come protagonista l'ex coniuge, ai suoi occhi rea, dunque, di averlo tradito ripetutamente.
Lunedì prossimo l'interrogatorio di garanzia: l'occasione per l'uomo, difeso dagli avvocati Massimiliano Cornacchione ed Alessandro Cefalo, di fornire, se non resterà in silenzio, la sua versione sui fatti contestati.