Brigitte Bardot, uno dei volti più iconici del cinema francese e mondiale, si è spenta all’età di 91 anni. Ad annunciarlo è stata la Fondazione che porta il suo nome, l’organizzazione per la protezione degli animali a cui l’attrice ha dedicato gli ultimi decenni della sua vita.
Nata a Parigi il 28 settembre 1934, Bardot iniziò giovanissima come ballerina e modella, apparendo già da adolescente sulle copertine delle riviste di moda. Il cinema la notò presto: nel 1952 esordì sul grande schermo e, nei successivi vent’anni, recitò in oltre quaranta film, diventando uno dei simboli della bellezza e della modernità degli anni Cinquanta e Sessanta.
La consacrazione arrivò con “E Dio creò la donna” del 1956, diretto da Roger Vadim, suo primo marito. Quel ruolo la trasformò in un’icona internazionale, emblema di una femminilità libera, sensuale e anticonformista, capace di rompere schemi e tabù dell’epoca. Bardot divenne così non solo una star del cinema, ma un vero fenomeno culturale, influenzando moda, costume e immaginario collettivo.
Nel pieno del successo, nel 1973, Brigitte Bardot scelse di ritirarsi definitivamente dalle scene. Una decisione radicale, maturata per dedicarsi completamente alla causa che sentiva più vicina: la difesa degli animali. Nel 1986 fondò la Fondation Brigitte Bardot, impegnata nella protezione e nel benessere degli animali domestici e selvatici, attraverso campagne internazionali, interventi di salvataggio e azioni di sensibilizzazione.
Da allora la sua figura pubblica si è legata sempre più all’attivismo animalista, un impegno portato avanti con determinazione e spesso con toni decisi, che le sono valsi anche polemiche e critiche negli ultimi anni. Una personalità complessa e controversa, mai disposta a rinunciare alle proprie convinzioni.
Brigitte Bardot lascia un’eredità doppia e potente: quella di mito del cinema mondiale, simbolo di un’epoca di rivoluzione culturale e di emancipazione femminile, e quella di attivista instancabile, che ha trasformato la sua fama in uno strumento di lotta per i diritti degli animali. Un nome destinato a restare impresso nella storia del cinema e dell’impegno civile.