Nella caserma della stazione Duomo dei carabinieri di Salerno si è tenuta la cerimonia di commemorazione dell’83esimo anniversario della morte dell’appuntato Sabato De Vita, nato a Pellezzano il 2 novembre 1901, decorato con Medaglia d’Oro al
Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione: “Unico graduato presente in una stazione rurale, attaccata di notte da forze ribelli venti volte superiori, respingeva sdegnosamente l'offerta di resa, dichiarando di preferire la morte per sé e per i sette suoi dipendenti, ed apriva per primo il fuoco, incitando con la parola e l'esempio i suoi carabinieri alla più strenua resistenza. Dopo varie ore di impari lotta, esaurite le munizioni, e nell'impossibilità di difendersi nella caserma, ormai in preda a violento incendio, gettato nelle fiamme il moschetto, si lanciava all'aperto, seguito da un carabiniere, che volontariamente
divideva con lui il supremo sacrificio, e, senza speranza di salvezza, attaccava risolutamente con bombe a mano un gruppo di ribelli, cadendo fulminato da una raffica di mitraglia. Fulgido esempio di eroismo e del più puro amor di Patria. Barmash (Albania), 28 dicembre 1942.”
Don Carmine Martorelli, diacono del Duomo di Salerno, ha celebrato un momento di preghiera e il tenente colonnello Giuseppe Ambrosone, in rappresentanza del comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno, ha deposto, insieme alla pronipote del decorato, Lucia Celenta, un omaggio floreale davanti alla targa commemorativa posta all’ingresso della caserma intitolata alla memoria di De Vita. Ha presenziato alla cerimonia una rapprsentanza della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri.