Benevento

«In qualità di consigliere anagraficamente più anziano, secondo quanto previsto dallo Statuto, oggi spetta a me presiedere i lavori iniziali della prima seduta del Consiglio regionale della Campania».

Così il consigliere regionale Fernando Errico nel suo intervento in apertura della dodicesima legislatura del Consiglio regionale, che ha visto la presa d’atto della proclamazione degli eletti, l’elezione del Presidente del Consiglio regionale, dei componenti dell’Ufficio di Presidenza, l’esposizione del programma di governo del Presidente della Giunta e la relativa discussione.

«Un compito che, seppur di breve durata, esercito con profondo senso di responsabilità e spirito di servizio - ha aggiunto Errico -. Tornare in quest’Aula a distanza di molti anni, oggi nel ruolo di consigliere anziano, rappresenta per me motivo di grande orgoglio».

Errico ha rivolto un ringraziamento ai consiglieri segretari provvisori e al personale del Consiglio regionale «per il supporto garantito in questa fase iniziale dei lavori», sottolineando come l’insediamento non sia «un atto meramente formale», ma «il momento in cui la volontà espressa dai cittadini nelle urne si traduce in funzione istituzionale e la rappresentanza diventa responsabilità».

«Quest’Aula - ha rimarcato - non è chiamata a misurare distanze politiche, ma la qualità delle decisioni. Il Consiglio regionale è il luogo più alto della rappresentanza democratica: qui le differenze devono trovare una sintesi responsabile, capace di produrre scelte utili e riconoscibili nella vita quotidiana delle persone». Nel suo intervento, il consigliere regionale ha indicato alcune priorità che attendono la nuova legislatura: ambiente, territorio, infrastrutture, lavoro, con un’attenzione particolare alla sanità. «Non come terreno di contrapposizione - ha spiegato - ma come presidio essenziale di civiltà. Dietro ogni atto amministrativo ci sono persone, famiglie, fragilità che chiedono ascolto e tutela. Garantire il diritto alla cura significa assicurare equità di accesso e qualità dei servizi su tutto il territorio regionale, anche nell’ultimo metro quadrato della Campania».

Errico ha quindi richiamato il tema dell’equilibrio territoriale: «L’unità della Regione è un valore irrinunciabile, ma non può essere confusa con l’uniformità delle scelte. Governare territori diversi significa riconoscere le differenze e adottare criteri capaci di leggere la realtà, soprattutto nella programmazione e nella ripartizione delle risorse. Come ricordava Don Lorenzo Milani, non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra diseguali». Infine, un passaggio sul rispetto dei ruoli istituzionali: «Maggioranza e opposizione svolgono funzioni diverse ma entrambe essenziali. Dal rispetto reciproco e dalla lealtà del confronto nasce la credibilità delle istituzioni. In questo quadro, il Presidente del Consiglio regionale svolge una funzione fondamentale di garanzia».