"Iniziamo con il ringraziare il governo Meloni, giusto per precisare in capo a chi stanno le responsabilità materiali degli accorpamenti. Poi, uscendo fuori dalla logica delle responsabilità politiche, non mi pare che a livello cittadino con la già ampiamente nota approssimazione masianelliana si possano affrontare questioni così delicate".
A parlare è l'ex consigliere comunale arianese Alessandro Ciasullo.
"Capisco sia il 30 dicembre ma di strategie “istituzionali” per farsi ascoltare ce ne sarebbero diverse; si preferisce l’urlo a mezzo social, ma ognuno sceglie le uniche strade che è in grado di percorrere. Nulla contro le persone, tutto contro il metodo.
Vorrei ricordare ai più che il glorioso Gaetano Bruno e il Guido Dorso subirono la stessa sorte e consentirono, a posteriori, la costruzione di un “piccolo potentato domestico” a servizio di qualche personaggetto in cerca d’autore.
Ora, sull’ultima questione il punto qual è? Possiamo far prevalere la narrazione di una tradizione da tutelare (a vantaggio di chi?) oppure lavorare affinché si sancisca un principio funzionale legato all’autonomia scolastica e ai rapporti territoriali?
Nel mio piccolo resto disponibile affinché si percorra la via più idonea per la risoluzione del problema sfruttando i rapporti professionali di cui ognuno di noi gode; le smargiassate a chi la fa più lontano forse sarebbe il caso di evitarle. Siamo adulti.
Per comodità - conclude Ciasullo - vi riporto le affermazioni del ministro leghista dopo aver impugnato davanti al Consiglio di Stato la sospensiva del Tar sulla riduzione delle dirigenze in Regione Campania:
"Accogliamo con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato - ha commentato il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara - che ha nuovamente ristabilito ordine - dopo l’ennesima recente pronuncia del Tar Campania – nell’ambito dei contenziosi promossi da alcune Regioni contro il piano di dimensionamento scolastico del Pnrr. Peraltro, la decisione conferma una linea giurisprudenziale ampiamente favorevole al Ministero. Come abbiamo sempre detto, restiamo convinti delle nostre ragioni e fiduciosi nell’operato della Magistratura. Nel frattempo, forti della decisione del Consiglio di Stato, continuiamo a lavorare al fine di assicurare il corretto avvio del prossimo anno scolastico su tutto il territorio nazionale, sempre nell’ottica della leale collaborazione con gli enti territoriali e garantendo, al contempo, il pieno rispetto degli impegni assunti nell’ambito del Pnrr".