Benevento

Ci sono anche due medici sanniti, in servizio però non presso l'ospedale Cardarelli ma come operatori di guardia medica, tra i sanitari indagati per la morte di Sara, 15 anni, e della mamma Antonella, 50 anni, di Pietracatella, in provincia di Campobasso, avvenuta tra il 25 ed il 26 dicembre.

I cinque professionisti sono stati 'avvisati' dalla Procura molisana per le ipotesi di reato di omicidio colposo e lesioni colpose: un atto dovuto, per consentire loro di nominare un proprio consulente – una facoltà che appartiene, ovviamente, anche alle parti offese – in vista dell'autopsia che sarà eseguita oggi dal medico legale Benedetta De Luca, che si avvarrà del gastroenterologo Francesco La Terza.

La scelta dei due dottori sanniti è caduta sul medico legale Emilio D'Oro e sul professore Piero Ricci, mentre fanno parte del gruppo dei difensori, tra gli altri, gli avvocati Pio Maurizio, Sergio Rando e Camillo Cancellario.

La vicenda, drammatica, racconta il decesso della ragazza e della madre dopo due accessi al pronto soccorso del 'Cardarelli' e le loro dimissioni. Una tragedia al centro delle indagini della Squadra mobile, che, oltre alle cartelle cliniche, ha sequestrato prodotti alimentari contenuti nel frigorifero, in particolare "vongole, cozze, seppie, baccalà e funghi, questi ultimi prodotti confezionati e certificati, consumati il 24 dicembre", secondo quanto riferito dal direttore generale dell'Azienda sanitaria regionale del Molise, Giovanni Di Santo, anch'egli sannita, che ha spiegato che questi alimenti sono stati inviati all'Istituto zooprofilattico per le dovute analisi. 

L'autopsia ed i relativi test serviranno a definire la causa della morte: tra le ipotesi quella di una intossicazione alimentare, forse da funghi conservati sott'olio, mentre sarebbe stata esclusa quella della contaminazione di un topicida. Un quadro tutto da confermare, anche attraverso le dichiarazioni del padre – marito di Sara e Antonella, ricoverato a Roma con un'altra figlia, e le cui condizioni non sembrano destare preoccupazione.