Napoli

L'Head of First Team Management, Lele Oriali, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio CRC, emittente partner della SSC Napoli.

Di seguito le sue parole:

«È una grande emozione per me essere in questo Napoli. Nessuno di noi pensava di condurre un'annata così straordinaria. Ricordo all'inizio della stagione, quando parlai con i ragazzi, c'era la convinzione di poter fare bene, ma di certo non di raggiungere certi livelli e certi traguardi.

Supercoppa? Come ho detto ai ragazzi subito dopo la partita, certe vittorie non arrivano per caso: sono frutto di lavoro, impegno e sacrificio quotidiani. La squadra ha dimostrato carattere ed orgoglio, soprattutto per la maglia che indossano e per la città che rappresentano. Da questo punto di vista abbiamo avuto delle risposte incredibili ed impressionanti, quindi vanno ringraziati.

Quest'anno credo si sia allargata un pochino la rosa dei pretendenti ed oltre a noi e all'Inter ci sono il Milan, la Roma e la Juventus. Credo che da qui alla fine sarà una bella lotta tra queste cinque.

Lazio-Napoli? È sempre difficile e complicato giocare con la Lazio: anche l'anno scorso abbiamo lasciato dei punti per strada contro di loro. Sarà una partita complicata, ma sono abbastanza positivo soprattutto per quello che sta dimostrando la squadra. Ha raggiunto una consapevolezza e convinzione dei propri mezzi importanti: il livello che abbiamo raggiunto deve essere il livello standard, dobbiamo giocare sempre così. Se abbiamo capito questo, credo che anche lì faremo una bella partita.

Napoli resiliente? Abbiamo la fortuna di avere il nostro condottiero, Antonio Conte, che non si abbatte davanti alle difficoltà. E la squadra lo ha seguito: abbiamo affrontato problemi seri, riuscendo, attraverso le sue intuizioni ed idee, a trovare la giusta quadra. Credo che questa sia la dimostrazione dell'unità del gruppo e dello spirito di squadra che si è creato dinanzi alle difficoltà: la squadra si è compattata ancora di più riuscendo a sopperire a questi infortuni.

Le sfide di gennaio vanno affrontate una alla volta, giorno dopo giorno. Dobbiamo pensare partita dopo partita, senza farci distrarre da tutti questi impegni, sapendo che sarà un periodo complicato, con la speranza di poter recuperare qualcuno.

Credo che si giochi troppo ed è per questo che le grandi squadre hanno una rosa ampia e competitiva, per far fronte a tutti gli impegni. Ma è chiaro che così facendo, il calciatore che è chiamato in causa più volte per diversi giorni, può subire degli infortuni.

Ciò che è stato raggiunto, e che deve essere un punto di partenza, è frutto della simbiosi tra squadra e tecnico. È una soddisfazione reciproca, perché poi alla fine i risultati si vedono.

Non c'è mai stato fatto mancare il supporto da parte dei tifosi. Cosa gli auguro per il 2026? Che ci possano essere ancora tante soddisfazioni. Quello che abbiamo ottenuto è stato qualcosa di straordinario, che deve essere un punto di partenza: bisogna dare continuità a quei risultati. Tanti auguri a tutti e tanta salute».