Confiscati beni per oltre 6 milioni di euro al clan dei Casalesi. La Dia di Napoli ha dato esecuzione a tre provvedimenti di confisca di beni, emessi dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il primo riguarda la confisca di numerosi beni nella disponibilità di soggetti apicali del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, che reinvestiva i proventi delle attività illecite dell’organizzazione in tenute agricole, masserie e lussuosi appartamenti, intestati a prestanome incensurati. Tra i beni confiscati, del valore di oltre 3 milioni di euro, anche l’azienda bufalina di Cancello ed Arnone dove, nel 2008, venne ucciso Umberto Bidognetti, padre del collaboratore di giustizia Domenico, ad opera di un gruppo di fuoco diretto da Giuseppe Setola. Il secondo provvedimento riguarda alcuni beni nella disponibilità di Rocco Veneziano, geometra e imprenditore edile 62 anni di Casal di Principe. Il terzo provvedimento nei confronti di Francesco Lampo, imprenditore edile 51 anni di Trentola Ducenta.
Camorra, confiscati beni per 6 milioni ai Bidognetti
Tre i provvedimenti emessi dalla Dia di Napoli intestati a imprenditori prestanome
Redazione Ottopagine
Tra i beni confiscate tenute agricole, lussuosi appartamenti e un'azienda bufalina