Rotondi

"Sono passati tre anni dall’ultima volta che sono intervenuto dalle pagine di questo giornale. Mi sono volontariamente allontanato dalla vita politico-amministrativa per motivi personali e per mancanza di stimoli ma non mi sono disinteressato della mia comunità caudina". Comincia così la nota di Aniello Mainolfi, ex amministratore rotondese. "Con la nascita della Città Caudina dei servizi penso sia doveroso per ogni cittadino chiedersi a cosa servirà. Sarà solo uno strumento per drenare soldi comunitari, spesso spesi inutilmente e male in opere per le quali poi non si hanno i soldi per la manutenzione ordinaria e per evitare, attraversi fittizi accorpamenti di servizi, tagli ai singoli comuni o sarà effettivamente uno strumento per mettere in campo politiche territoriali ed economiche integrate e coerenti col territorio? La buona politica è programmazione del territorio a medio e lungo periodo non gestire l’ordinaria l’amministrazione per quella è sufficiente un buon capoufficio non serve spendere soldi in elezioni. Oggi da cittadino caudino - argomenta Mainolfi - sento il dovere di segnalare agli amministratori alcuni problemi che da anni minano il territorio e sui quali da troppi anni le singole amministrazioni o hanno proceduto in ordine sparso o hanno finto che non esistessero e sui quali si dovrebbe fare fronte... trasporti, microcriminalità, lavoro, immigrazione costi e organizzazione raccolta rifiuti. In tema trasporti la novità di questi giorni, forse perché si avvicinano le elezioni regionali - è la stoccata - è il rispuntare del progetto della superstrada Caserta–Benevento, a quanto letto progetto fortemente voluto dal sottosegretario Del Basso De Caro che già qualche anno fa, contemporaneamente all’assessore Regionale Vetrella, aveva annunciato treni nuovi sulla tratta Napoli-Benevento. Treni immaginari a quanto pare visto che noi pendolari viaggiamo ancora in treni datati 1957 che spesso ci lasciano a piedi e dove ormai spadroneggiano bande di rom e gruppetti di microcriminali chiaramente sprovvisti di biglietti. Rom tutti diretti ad invadere i nostri paesi e che a tavolino si sono divisi puntualmente le strade nelle quali fare accattonaggio. Forse sarebbe opportuno che la città caudina si interessasse a segnalare con autorità tale fenomeno prima che sia troppo tardi e dall’accattonaggio passeranno ad altri reati", è il monito.

 

E ancora: "Se davvero dovesse prendere piede questo progetto ci sono delle domande da farsi prima che sia troppo tardi e che si trasformi in un ulteriore scempio per il territorio (non basta l’inutile strada Asi e le innumerevoli aree industriali (senza industrie) create (guardando google maps ne ho contate 10 ma sono di più in un territorio di meno di 50 km2): quale sarà il percorso della superstrada. Sarà un nuovo scempio per il territorio? La superstrada rappresenterà davvero un volano economico per la valle o la morte di tutte quelle piccole attività commerciali disseminate sul territorio che vivono grazie al passaggio delle persone nei nostri territori? Non bastano gli oltre 1000 posti di lavoro persi negli ultimi anni nella Valle Caudina vogliamo rischiare di creare altra povertà? La città Caudina - sono le domande dell'esponente rotondese - dovrebbe anche prendere posizione sul tema dell’immigrazione. Possibile che lo Stato spende circa 35 euro al giorno per ciascuno degli immigrati che arriva sulle coste italiane e le amministrazioni non possono destinare un centesimo alle famiglie italiane in difficoltà? Sono stato amministratore e so bene come spesso i singoli cittadini a dare una mano alle famiglie bisognose….non si possono accettare passivamente scelte sbagliate ma bisogna far sentire la voce della gente. La città Caudina dovrebbe porsi il problema di come ridurre la tassazione sulle famiglie Tasi-Imu-Tari. La Tasi che è una tassa che è destinata ad attività comunali quali illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe e la manutenzione delle strade visto che l’anagrafe e la sicurezza saranno gestite dall’Unione evidentemente la Tasi dovrà essere rideterminata e in modo uguale in tutti i comuni dell’Unione. Sull'Imu la città Caudina si deve porre l’obiettivo di attrarre le imprese e investimenti pertanto una politica di riduzione delle tasse locali è indispensabile.  Riguardo alla Tari mi permetto di rilevare che in città come Boston o New York o Parigi la raccolta viene fatta una volta a settimana l’umido/indifferenziato e una ogni due settimane il secco… non voglio dire che si possono raggiungere tali standard ma ridurre il numero dei passaggi a settimana sicuramente potrebbe ridurre i costi che gravano sui cittadini e le imprese. La città caudina deve interessarsi di temi come questi non servono accorpamenti fittizi di servizi o progettare nuove piazze, ne sono già troppe quelle esistenti, ma bisogna prevenire i guai attenzionando la microcriminalità locale e quella rom pendolare, evitare ulteriore scempio del territorio e mettere in campo politiche di fiscalità locale che attiri investimenti. E’ finito il tempo del finto buonismo e del tira a campare. Ci voglio idee, non servono le passerelle elettorali dei tanti politici di grido - conclude Mainolfi - - . Siamo sotto elezioni regionali e ne verranno tanti, gli elettori sono stanchi di coloro (tutti o quasi) che hanno stravolto nei fatti l’art. 1 della costituzione rendendo il popolo italiano non più sovrano".