Caserta

Un colpo di pistola, piazzato al centro della testa forse per gioco. Vite spezzate. Tutti amici. Tutti giovani e le parole sul social a cui si affida tutta la propria personale disperazione. Resta in carcere il 19enne Antonio Zampella, il giovane ritenuto responsabile della morte del 20enne Marco Mongillo, ucciso venerdì con un colpo di pistola alla testa mentre si trovava nell'abitazione del rione Santa Rosalia a Caserta del fratello di Zampella, Umberto (agli arresti domiciliari per una rapina a mano armata). Lo ha deciso il Gip che ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati ipotizzati dalla Procura, ovvero omicidio volontario, detenzione di arma clandestina e ricettazione.

 «Non volevo uccidere Marco, ci conoscevano da quando eravamo bambini. È stata una disgrazia. Pensavo che la pistola fosse scarica, l'avevo provata per gioco contro di me e non aveva fatto fuoco, mentre quando l'ho puntata contro Marco ha sparato. E io dopo per lo choc sono anche svenuto». Così il 19enne Antonio Zampella si è difeso davanti al Gip  nel corso dell'interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere. Il giovane, con alle spalle una condanna sospesa per furto, è stato arrestato nella tarda sera di venerdì, perché ritenuto responsabile della morte del 20enne Marco Mongillo. Mentre le indagini sulla morte del 20enne Marco Mongillo continuano, c’è il dolore per la scomparsa del ragazzo manifestato da più parti, anche sui social network.

La fidanzata di Marco, Lucia, esprime tutta la sua disperazione su Facebook: “Andandotene ti sei portato via il mio cuore... Ora ho tante domande senza risposta... Come farò io adesso senza di te? Tanti progetti andati in fumo... Il dolce ricordo che ho di te si è concluso con il tuo ultimo saluto, con le parole più dolci e importanti per me. Un mondo senza di te non fa per me” ha scritto ricordando i momenti trascorsi insieme a Marco.

Anche il fratello di Marco, Vincenzo lo ricorda sul suo profilo dicendo: “Riposa in pace angelo mio... Ogni persona ha il suo angelo custode io spero che tu sarai il mio, e che mi farai camminare per le strade migliori che ci siano... Il tuo sorriso ha spaccato il mondo“. Il fratello di Antonio Zampella, presunto assassino di Marco, Umberto scrive a sua volta: “Sono a pezzi, sarà il tempo a guarire tutte le ferite“. Insomma, una morte che ha colpito troppe vite giovani. Una tragedia senza fine. Vite spezzate, distrutte. Destini cambiati per sempre. 

Siep