La Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia ha ricordato Monsignor Pasquale Venezia: Vescovo dei tempi difficili e pastore dell’emergenza, Pasquale Venezia in occasione del XXV anniversario della sua morte. Evento che e si colloca nel cammino di grazia del Giubileo straordinario della Misericordia.
L’iniziativa si è svolta nella Sala Parzanese del Cine-Oasi ad Ariano Irpino. Dopo il saluto iniziale sono intervenuti Francesco Barra, con una relazione dal titolo “Episcopato di Monsignor Venezia negli anni della ricostruzione”, Antonio Alterio, che ha parlato dell’Episcopato Arianese di Monsignor Venezia” e Angela Petitti dei Silenziosi Operai Della Croce che ha presentato Venezia e Novarese per l’Apostolato della sofferenza. Ha moderato gli interventi Monsignor Antonio Blundo, Vicario generale della Diocesi di Ariano Irpino Lacedonia.
Pasquale Venezia nacque ad Avellino il 4 giugno 1911 e fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1935. Dopo essere stato parroco della Chiesa di San Francesco d’Assisi al Borgo Ferrovia di Avellino, nel febbraio 1951 fu nominato Vescovo di Ariano Irpino dove si trovò ad affrontare un terremoto di notevole intensità nell’agosto del 1962. Ha lasciato nella diocesi irpina un indelebile ricordo, svolgendo in essa il suo ministero episcopale fino al 1972. Una delle intuizioni più preziose fu l'accogliere, nel 1957, la Comunità dei Silenziosi Operai della Croce, grazie all’apertura della Casa Madre presso il Santuario Maria “Salus Infirmorum”.
Monsignor Venezia è stato sempre vicino all’Associazione sostenendo il suo sviluppo e cammino apostolico legato alla sua amicizia con il Beato Novarese. Fu, poi, trasferito ad Avellino dove rimase vent’anni, svolgendo la sua opera pastorale densa di iniziative. Ancora una volta, però, dovette affrontare le emergenze determinate dal sisma del 1980. Monsignor Venezia si dimise per raggiunti limiti di età e si ritirò a Rocca Priora, Roma dove è morto 27 aprile 1991.
Gianni Vigoroso