Giorni fa la Guardia di finanza si è recata presso gli uffici del comune di Sant’Arcangelo Trimonte per avviare delle indagini in merito all’ affidamento da circa 90mila euro della raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, raccolta porta a porta-gestione centro raccolta, a seguito di una denuncia inviata dall’opposizione del piccolo comune sannita alla Procura di Benevento e al giudice Raffaele Cantone. I fatti risalgono al gennaio 2014, quando i consiglieri Massimo Del Viscovo, Antonio Tucci, Rocco Rossetti, Nicolino Panarese e Massimo De Simone, presentarono una interrogazione alla maggioranza: «Essendo venuti a conoscenza del fatto che il Responsabile del servizio Amministrativo-Ambientale – recita l’interrogazione - con proprie determina (n.82,83,84 e 85 in data 31.12.2013) ed affisse all’albo pretorio on-line in data 8.1.2014, ha affidato alla ditta Ricicla s.r.l. da Paupisi i servizi di in oggetto dal 01.01.2014 al 31.12.2014 così distinti: a-affidamento raccolta porta a porta(determina n.82 del 31.12.2013 importo annuo euro 20.964,00 più Iva al 10% totale euro 23.064,40 b-affidamento trasporto(determina n.83 del 31.12.2013) importo euro .23.536,00 più Iva al 10% totale 24.789,00 c-affidamento gestione centro raccolta di Via S. Lucia(determina n.84 del 31.12.2014) euro 7.000,00 più Iva al 10% totale importo euro 7.700,00 d-affidamento smaltimento(determina n.85 del 31.12.2013: euro .155,00/ tonn. Smaltimento della frazione umida euro.400,00/tonn. smaltimento ingombranti euro .500,00/tonn. svuotamento e trasporto pile e medicinali scaduti.
Tale affidamento è a nostro avviso ancora una volta fatto in difformità alle norme legislative vigenti che vietano artificiosi frazionamenti dei lavori, come in questo caso prospettato, in barba a qualsiasi norma di evidenza pubblica necessaria per garantire trasparenza ed economicità del servizio. Non è possibile in tal modo effettuare alcuna valutazione sulla congruità o meno dei parametri e dei costi contenuti nel piano finanziario 2014 non essendo intercorso alcun raffronto con altre offerte presentate da altri concorrenti. La delibera di Giunta Regionale n.221 del 5.7.2013, pubblicata sul B.u.r.c. il 12.08.2013 ad oggetto: ”disegno di legge-Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania” stabilisce il divieto, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione della delibera nel Bollettino Ufficiale Regione Campania ,di indire nuove procedure di affidamento dei servizi e di disporre la proroga o il rinnovo degli affidamenti a quella data in essere. Il Sindaco a chiusura dei lavori dell’ultimo Consiglio Comunale(29.11.2013), si è pubblicamente dichiarato disponibile a procedere ad una gara per cercare di risparmiare sul costo della raccolta e smaltimento rifiuti al fine di alleviare il già esoso salasso tributario dei nostri concittadini. Noi ci dichiariamo sconcertati per aver dovuto prendere atto dell’ennesimo Affidamento alla medesima ditta; per il fatto che con le determina in oggetto sono stati prorogati i suddetti lavori dal 1.1.2014 al 31.12.2014, dimenticando probabilmente che questa Amministrazione cessa dalla carica a maggio 2014 (rinnovo Consiglio Comunale); per l’evidente e stridente contrasto con quanto sancito dalla delibera della Giunta Regionale n.221 del 5.7.2013, interroghiamo il Sindaco per sapere se nell’adottare le determina in oggetto, il Responsabile abbia ricevuto atto di indirizzo dal Sindaco o dalla Giunta.
Le motivazioni per le quali non si è proceduto ad un raffronto con altre ditte in merito ai costi; le motivazioni per le quali l’affidamento diretto è stato disposto e regolarizzato dal 1.1.2014 al 31.12.2014. Le motivazioni del frazionamento dei lavori e la mancata indizione di gara ad evidenza pubblica, trattandosi di un unico corpo di lavoro. Esortiamo il Sindaco, gli assessori, i Consiglieri di maggioranza a fermare questa indecenza che ancora una volta finirà per colpire tutti noi nella qualità di contribuenti. Facciamo espressa richiesta: di inserire la presente interrogazione nell’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale, utile alla trattazione; di risposta scritta nei termini previsti dall’art.43 del decreto lgs.267/2000 di pubblicazione della presente sul sito istituzionale dell’Ente».