Ariano Irpino

Lo avevamo immortalato sorridente e sereno insieme a Fiorella Iorillo, per il concorso di ottopagine "tazzina d'oro". Chi non ricorda quel suo volto di persona pulita e onesta. Un uomo d'oro nel vero senso della parola. Via Tribunali, perde un altro simbolo, Pierino Giorgione. Ha lasciato tutti silenziosamente, come del resto lo era il suo carattere dietro quel bancone, dove nonostante la sofferenza della sua malattia, ha resistito fino all'ultimo.

Una forza incredibile, non da tutti, basti pensare che dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, nonostante l'aggravarsi delle sue condizioni, ha voluto continuare fino alla fine il suo stile di vita, le sue abitudini senza mai arrendersi.

Il bar degli avvocati e dei carabinieri, quando operavano in centro le due strutture in via Calvario e via Mancini. Poi dopo la soppressione del tribunale e il trasferimento della caserma per la sua attività, è stata una vera e propria mazzata, con un calo di vendite notevolissimo, ma nonostante ciò, Pierino non si è mai arreso. Mostrando i muscoli e rimboccandosi le maniche insieme a sua moglie Severina Ardente, ha continuato a tenere in vita il suo bar, diventato negli anni la sua casa. Un lavoro a cui ha dato tutto se stesso fino all'utimo. Viveva dell'essenziale Pietro, ma per tutti Pierino e ha dato sempre benessere e serenità alla sua famiglia con i suoi sacrifici. "Mi è morto un secondo padre - ci dice tra le lacrime Fiorella Iorillo - un galantuomo, una persona buona che mancherà a tutti."

Lascia la moglie Severina, donna stimata e ben voluta da tutti e i figli Antonio, Roberto e Annarita. Una famiglia straordinaria, grazie ai suoi insegnamenti. Un uomo buono e di poche parole, ma che ne ha fatto di bene per gli altri.

Domani mattina, sabato, l'ultimo abbraccio della città, alle 9.30, nella chiesa di San Pietro Apostolo in via Guardia, partendo dalla sua abitazione di via Fontananuova.

Gianni Vigoroso