Nella terza giornata del meeting ‘Le 2 Culture’, il rapporto tra mondo umano e mondo animale è stato diffusamente analizzato da Giorgio Vallortigara, professore dell’università di Trento, che ha proposto una relazione dal titolo "Piccoli equivoci tra noi animali. Siamo sicuri di capirci con le altre specie?"
Così Vallortigara: "Il mio messaggio è di cautela; a fronte del grande interesse che si è sviluppato per gli animali e per la comprensione dei loro meccanismi e processi mentali, problemi aperti riguardano quella che chiamiamo sensibilità o esperienza: poiché negli animali manca il veicolo linguistico diretto per comunicare le emozioni, penetrare le loro esperienze e non semplicemente intuirle sulla base del comportamento è molto difficile, per questo è necessaria la cautela nel paragonare la qualità delle esperienze del mondo animale alle nostre."
Il mondo animale è stato esaminato anche da un punto di vista artistico grazie al professore Pierluigi Leone de Castris dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, con una relazione dal titolo ‘L’artista e gli animali. Considerazioni sulla pittura di genere’.
Edoardo Boncinelli, docente dell’Università Vita - Salute San Raffaele di Milano, in chiusura, ha relazionato sul tema "Una mente potente e sofferente."
"Tutti gli animali, io pure, si esprimono", il filo conduttore del meeting nella seconda giornata di lavori invece, ha fornito lo spunto al noto storico della musica Paolo Isotta, per una briosa relazione intitolata "Gli animali cantano. Da Wagner a Colette e oltre."
“Si tratta d'un argomento interessantissimo e profondo, come mostra il cartellone del convegno di quest'anno. Sin da quando Darwin pubblicò il testo sulla manifestazione delle emozioni nell'uomo e negli animali si è fatta strada la coscienza che, comune essendo l'origine dell'uomo e del mondo animale, vi è un comune terreno di espressione. La fratellanza che l'uomo ha col mondo animale deve portarlo ad approfondire il tema dell'espressione delle emozioni e del linguaggio espressivo in genere degli animali. Il titolo della mia lezione è riassuntivo. Nella mia qualità di storico della musica mi occupo non del tema generico degli animali in musica, ma di quello di alcune narrazioni in musica, e anche in poesia e narrativa, dell'espressione degli animali: da Virgilio a Bartok passando per Colette e Ravel. Animali propriamente cantanti sono i delfini e le balene: la musica è il loro principale linguaggio. Più in generale, credo che non solo tutto il mondo animato, piante comprese, possegga un proprio mezzo espressivo, ma che quello stesso inanimato sia dotato di una sua anima. Lo dice Virgilio nei versi 119 e seguenti del IV Libro delle Georgiche; e lo dice una grande anima della nostra terra, Giordano Bruno, là ove profetizza: "Deus sive natura": "Dio, ossia la Natura”, le dichiarazioni di Isotta.
Lo scrittore Antonio Pascale ha divertito invece il pubblico del meeting con un intervento dal titolo "Che si dice sull’amore: la parola amore smontata."
Enrico Alleva, professore dell’Istituto Superiore di Sanità, ha proposto un tema di taglio scientifico, nello spirito delle due culture, ovvero del confronto tra mondo scientifico e mondo umanistico, dal titolo ‘Il fattore di crescita nervosa (Nerve Growth Factor): plasticità e regolazione del comportamento sociale.
Gianni Vigoroso