Sono accusati di aver intascato oltre 4 milioni di euro all'anno con assegni circolari contraffatti ed incassati in modo fraudolento. Sette le persone arrestate in un'operazione coordinata dalla Procura di Torino e condotta dal Nucleo di Criminalità organizzata della questura torinese in collaborazione con la polizia postale, la squadra mobile di Caserta e il commissariato di Aversa. La polizia ha smantellato una banda di falsari, tutti residenti nel Casertano e nel Napoletano ed ha sequestrato un centinaio di assegni, carte d'identità in bianco contraffatte, contanti per migliaia di euro, timbri di uffici pubblici, carte di credito e postepay, dispositivi token bancari e altro materiale. Genova, Pisa, Livorno, Cuneo, Novara, Firenze e Como, oltre a Torino, le città interessate dall'operazione, ma si sospetta che l'attività della banda fosse ancora più vasta. L'attività investigativa era partita a Torino dopo la denuncia della direttrice di un istituto di credito nel quale era stato incassato fraudolentemente un assegno.
Secondo l'accusa, i titoli venivano rubati all'interno di corrispondenza “assicurata” da un dipendente 53enne in servizio presso le Poste di Napoli, che poi cedeva la missiva al capo della presunta banda, un 43enne campano che produceva documenti falsi che venivano poi “affidati” ai componenti della banda che provvedevano all'incasso fraudolento dei titoli. I soldi venivano quindi spartiti ai vari attori criminali.
red. ce