Avellino

“Ci vorranno ancora tre settimane di assoluto riposo prima di procedere al suo completo recupero”. Così parlò Domenico Toscano alla vigilia della disastrosa trasferta di Perugia riferendosi a Luigi Castaldo, fuori causa dalla gara interna con il Cittadella dello scorso 20 settembre. Quella sera, nelle prime battute di gioco, il “dieci” dell'Avellino si procurò la frattura della quarta e quinta costola destra, vedendosi costretto a lasciare il terreno di gioco, all'intervallo, dopo essere rimasto stoicamente in campo nonostante il forte dolore. Trenta, quaranta giorni di stop le prime stime relative ai tempi per rivederlo all'opera, che sembravano essersi dilatate proprio in virtù di quelle dichiarazione dell'allenatore dei biancoverdi. Ma invece, puntuale come un orologio svizzero, anzi, anticipando i tempi, Castaldo oggi si è riaggregato al gruppo. E corre verso il Novara.

Sabato scorso aveva abbandonato la sala stampa del “Partenio-Lombardi” invitando i giornalisti presenti a premiare con una pioggia di dieci in pagella i suoi compagni di squadra, abili a battere lo Spezia sopperendo alle tante assenze pesanti, tra le quali la sua, con una prova strepitosa per applicazione e generosità. Ieri ha lavorato a parte. Rivolgendosi al medico sociale Gaetano Iovino, nel silenzio dell'impianto di gioco in contrada Zoccolari, aveva detto: “Sento solo un po' di dolore, se il mister vuole posso partecipare alla partitella”. Parole cariche d'entusiasmo; sintomatiche per far capire che il peggio è passato e che scalpita per essere di nuovo protagonista. Stamattina è tornato a far parlare il suo talento, i suoi piedi, regalando un gol capolavoro nel corso dell'unica seduta di allenamento odierna, alla quale hanno preso regolarmente parte anche Djimisiti e Camarà, che hanno smaltito i rispettivi acciacchi: scavetto ad uccellare Radunovic, e via. Se sorridi il mondo ti sorride: in attesa dei risultati degli esami strumentali ai quali si sono sottoposti Jidayi e Verde, l'infermeria inizia a restituire elementi importanti e lo fa a partire dal leader tecnico ed carismatico di un reparto avanzato che non vede l'ora di far paura con la propria batteria al gran completo.

Marco Festa