Dopo 126 anni qualcuno c'è chi si introdotto in un casolare di famiglia ed è riuscito a portare via, non si sa quando, il cuneo centrale di un arco di inestimabile valore affettivo causando non poca amarezza e profondo sdegno a chi gelosamente lo custodiva.
Non si da pace Mario Dotolo da quando ha scoperto il furto se di furto si tratta: "A chi si è macchiato di questo infame gesto lo invito a ripristinare lo stato dell'arco."
Pare che nella stessa zona non sia la prima volta stando ad alcune testimonianze raccolte, che si verificano gesti del genere.
La chiave in questione in pratica è una pietra lavorata che ha funzioni di tipo strutturale posta al vertice di un arco o di una volta. Chiude, con la sua forma a cuneo, la serie degli altri elementi costruttivi disposti uno a fianco dell'altro ed è quindi elemento indispensabile per scaricare il peso retto dall'arco sui pilastri laterali. "Come sia potuta accadere una cosa simile, non riusciamo davvero a darci noi stessi una spiegazione."
Non sembrerebbe per niente che possa trattarsi di una bravata o di un gesto vandalico, quella chiave è stata portata via per essere evidentemente montata su un'altra struttura in costruzione. "Anche in modo anonimo, chi lo ha trafugato, lo riporti al suo posto."
Gianni Vigoroso