Rubano angioletti thun nella tomba di un giovane. Ancora un episodio squallido, l’ennesimo purtroppo all’interno del Cimitero di Ariano Irpino, che addolora ancora di più perché avvenuto in concomitanza con la commemorazione dei defunti, che già da una settimana sta vedendo un notevole afflusso di visitatori, nel luogo sacro.
“E’ capitato più di una volta – ci dice con profonda amarezza la madre del giovane – e non ho esitato a ricomprarli per rimetterli al proprio posto. Non è tanto il valore economico, quello lascia il tempo che trova, ma semplicemente affettivo. Ciò che mi fa più rabbia e sapere che qualcuno ha compiuto quel gesto davanti alla foto di mio figlio. E come entrare in una casa e rubare senza scrupoli, sotto gli occhi delle persone. Non cambia nulla. Dovrei chiudere la porta d’ingresso della tomba? Ma vi sembra normale una cosa del genere?”
Furti del genere che purtroppo a quanto pare avrebbero interessato anche altre tombe, così come già accaduto negli anni scorsi.
“Venite a rubare a casa mia, vi do le chiavi, ma i defunti almeno loro, lasciateli in pace.” Era stato questo lo sfogo di Ottone Iannarone, tra i tanti cittadini indignati, davanti al Cimitero di Ariano Irpino, dopo la triste notizia di un anno fa, nel giorno del lunedì dell’Angelo.
Lo scorso anno si andò ben oltre il furto di fiori, ceri e rame. Ignoti portarono via due lapidi con tanto di staffe da loculi privati che avrebbero dovuto ospitare i defunti nella parte nuova del camposanto. Un vero e proprio episodio di sciacallaggio nel luogo sacro arianese, più volte preso di mira da sconsiderati.
Così si espresse in merito il Vicario Monsigno Antonio Blundo: “E’ sciacallaggio ciò che è stato perpetrato a danno di alcune tombe all’interno del cimitero. E’ profanazione di un luogo sacro, disprezzo della vita futura e della resurrezione dei morti in cui noi crediamo.”
Gianni Vigoroso