Stir, cittadini ai sindaci: andate al Tar o siete un bluff

Ampliamento Stir, ultima chiamata dei comitati: intervengano o le loro chiacchiere sono inutili

Nell'incontro organizzato per domenica 29 gennaio i primi cittadini dovranno chiarire le proprie intenzioni. E decidere se impugnare al Tar il provvedimento regionale che prevede l' ampliamento delle funzioni dello Stir di Pianodardine.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

O adesso o mai più. I comitati ambientalisti "chiamano" i sindaci della Valle del Sabato. Nell'incontro organizzato per domenica 29 gennaio i primi cittadini dovranno chiarire le proprie intenzioni. E decidere se impugnare al Tar il provvedimento regionale che prevede l' ampliamento delle funzioni dello Stir di Pianodardine.

Franco Mazza, dell'associazione "Salviamo la Valle del Sabato", spiega a Ottopagine le ragioni dell'incontro: «Prendiamo atto della posizione dei sindaci. Ora, al di là delle parole, serve un impegno concreto. Chiediamo di impugnare il decreto della Regione. Dopo domenica sapremo chi davvero vuol bene a questo territorio».

Intanto dalla Regione Campania arrivano altre notizie in merito al piano di gestione rifiuti. Questa mattina è stato diramato l'elenco dei venticinque siti individuati per l'istallazione degli impianti di compostaggio (trattamento dei rifiuti organici). Fra i quali ci sono anche Chianche e Conza della Campania.

Siti che per il governatore De Luca rappresentano l'alternativa ai termo-valorizzatori. Nell'elenco non è presente Pianodardine. Ma questo non fa certo dormire sogni tranquilli ai cittadini.

Aggiunge Mazza: «Con la Regione ancora nessun confronto. L'incontro di domenica servirà proprio a dare un segnale forte. A capire chi è con noi e chi no».

Certo, i cittadini mettono anche in conto l'ipotesi peggiore. Ossia che sindaci decidano di non scendere in campo. 

Mazza aggiunge: «In quel caso valuteremo col nostro legale le azioni da intraprendere. Potremmo cercare di impugnare personalmente il provvedimento della Regione. Un'ipotesi che significherebbe il fallimento delle istituzioni. Se devono essere i cittadini a “tirare per la giacchetta i Comuni”, qualcosa non quadra. Ma ora, prima di ogni giudizio, vediamo che succede».

Nei giorni scorsi, più sindaci si erano fatti sentire. Prima Atripalda e Montefredane. Poi anche Manocalzati. Mentre i consiglieri del pd avellinese sceglievano di non accogliere la mozione del gruppo “Si può”.  Documento nel quale si chiedeva di fermare l'ampliamento dello Stir.

Mentre la Provincia invitava i primi cittadini a considerare diversamente i lavori disposti dalla Regione. Lavori che per Palazzo Caracciolo avrebbero consentito un risparmio dei cittadini sulla tassa dei rifiuti. Senza impattare l'ambiente. 

Motivazioni che non avevano convinto i sindaci. Ora però serve un'azione concreta. Vedremo chi salterà il guado.

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