Le peggiori previsioni si sono avverate: la Regione Campania, con un provvedimento notificato nel primo pomeriggio, ha bocciato la VIA (Valutazione d'impatto ambientale) presentata dalle Fonderie Pisano. Un parere sfavorevole che era nell'aria già da qualche giorno, e che adesso è stato messo nero su bianco. Per lo stabilimento di Via Dei Greci a Fratte ora si fa sempre più vicino lo spettro della chiusura.
Confermati dunque i timori per l'impatto ambientale dell'azienda: le controdeduzioni della famiglia Pisano non hanno convinto i funzionari di Palazzo Santa Lucia, che hanno dunque revocato la Via. Le Fonderie dovranno dunque spegnere gli altiforni: formalmente, gli impianti potranno ancora continuare a lavorare, ma solo per routine o manutenzione ordinaria. L'avvocato Lorenzo Lentini curerà il ricorso al tribunale amministrativo per contestare il provvedimento regionale.
La Fiom di Salerno è preoccupata. Il segretario Francesca D'Elia ha organizzato per lunedì un presidio del sindacato davanti alla sede di Palazzo Santa Lucia. "Non si può pensare di tutelare il pur sacrosanto diritto alla salute mettendo da parte il diritto al lavoro", il monito che arriva all'indirizzo della Regione.
"Ribadiamo la necessità che la politica, come si era impegnata a fare, ponga in essere atti concreti per dare risposte ai bisogni dei lavoratori e per supportare la costruzione del nuovo stabilimento - si legge nella nota a firma della Fiom Salerno - . Su questo abbiamo chiesto, ormai da più di due mesi, un incontro al Governatore della Regione Campania e la riconvocazione del tavolo di confronto con gli assessorati competenti. Quel tavolo rappresentava e può ancora rappresentare un primo degno segnale al nostro appello a vigilare e supportare il nuovo progetto industriale, che la proprietà ribadisce da tempo di voler realizzare. Finora alcuna posizione su questi argomenti è stata esplicitata dagli Enti Locali e Regionali, mentre leggiamo vaghe rassicurazioni sull’intenzione di essere pronti a fare “quanto necessario per il prosieguo delle attività e il mantenimento dei livelli occupazionali. Tutti hanno diritto di sapere quali garanzie e quali impegni per il lavoro possono e devono essere presi a partire da Salerno in questa regione", conclude il comunicato sindacale.
Giovanbattista Lanzilli