Mercogliano

«Abbiamo fatto delle valutazioni anche con il nostro comitato scientifico e ritengo che il traforo per il collegamento del baianese con la Valle Caudina sia un’opera inutile e costosa, mentre sono altre le infrastrutture che servono alla nostra terra». È una sonora bocciatura quella che arriva dal presidente dell’ente Parco del Partenio, Franco Iovino. Intervistato a margine della presentazione del cartellone della Candelora spiega come il Traforo rappresenti un intervento che non serve al territorio, in attesa invece del completamento di altre opere strategiche e già avviate.

Il presidente della Provincia Biancardi punta alla realizzazione del tunnel per mettere in collegamento due aree importanti della provincia di Avellino. Le perplessità di Iovino sono legate ai costi e a quelli che definisce «impatti importanti» che si avrebbero sul territorio e sull’ambiente.

Per il presidente del Parco del Partenio sarebbe molto meglio concentrarsi su altri tipi di azioni per aumentare la connettività dei territori. «Abbiamo i lavori in corso per la Paupisi-Pianodardine – dice – e mi pare che a breve andrà a gara anche il terzo lotto. Concentrarsi su questi interventi lo ritengo più utile. Anche perchè, a ben vedere, la Valle Caudina non è che sia così isolata. Le distanze con Benevento, con Caserta ma anche con Roma sono le stesse di Avellino. Non si può dire che c’è isolamento se un territorio non è collegato con il baianese». Parlando dei comuni caudini Iovino suggerisce di potenziare la linea ferroviaria Napoli-Benevento o la statale Appia fino a Caserta, soluzioni che eviterebbero, a suo dire, spreco di danaro. «Forse, soprattutto in quella zona, sarebbe più opportuno concentrarsi sulla messa in sicurezza del territorio - aggiunge Iovino - non dimentichiamoci che San Martino sanguina ancora». Dello stesso parere anche molti sindaci del Partenio Come Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte o lo stesso primo cittadino di Ospedaletto d'Alpinolo, Antonio Saggese. Insomma, mentre il traforo, il suo progetto, prende forma si rinsalda il fronte del no.