Avellino

Continua il tour de force nel girone C di Serie C. L’Avellino, dopo la battuta d’arresto contro il Catanzaro (2-0), si appresta a ospitare al “Partenio – Lombardi” il Monterosi Tuscia. Il match, valido per la ventiseiesima giornata di campionato, avrà inizio alle 17,30.

Dopo aver presentato la gara con i biancoverdi domenica scorsa, nel corso di 0825, il presidente dei laziali, Luciano Capponi, è tornato a parlare attraverso i canali ufficiali della società elencando, con ironia, i motivi per cui non andrebbe votato come Presidente della Lega Calcio: “Non votate per me come presidente della Lega Calcio, ammettendo che sia possibile. E vi spiego i motivi per cui non farlo. Io vorrei insegnare calcio ai giocatori non per il conseguimento del successo, ma come sana educativa attività sportiva. Un altro punto che proporrei è evitare l’adesione ai comportamenti negativi della maggior parte dei protagonisti del calcio. Comprendete bene che già questi due motivi stravolgano il business del calcio”.

“Procedendo, vorrei proporre il calcio con non come una guerra, ma come un gioco. Ricordo che in Inghilterra il nome del calcio era “Fair Play”. Voi pensate che le partite che vedete oggi siano definibili tali? Non diciamo scemenze, a oggi è una sorta di rugby”.

“Nella mia lista c’è sicuramente il rispetto dell’avversario e dell’arbitro. Ci rendiamo conto di quanta gente controlla una partita di calcio? Arbitro, assistenti, quarto e quinto uomo, ispettore di campo. Tutto ciò per assistere a una partita di calcio”.

“Poi, c’è l’accettazione della sconfitta come insegnamento di vita. Questo, però, è un lavoro che va fatto fin dalle scuole calcio. Arrivano ragazzi in Serie A che nemmeno sanno come si scrive. Altro punto è quello di deprofessionalizzare il sistema di questo sport. Ormai è evidente che sia la vetrina mediatica più importante della terra basata su un grande business. Ma questi miliardi di euro non li gestisce chi dovrebbe.  Mi rendo conto che questo fiume di soldi ormai non può essere fermato. Vogliamo parlare di quanto guadagnano procuratori e calciatori? Ci rendiamo conto di quanti soldi mettiamo in tasca a dei ventenni? A quell’età fanno girare la testa. Inoltre, cancellerei la compravendita da parte dei procuratori. Il costo del cartellino? Il calciatore è un uomo mica due etti di bistecca. Bisogna trovare una giusta formula economica per i calciatori. Potrei continuare ancora per molto, ma termino dicendo che questo flusso economico che ruota intorno al calcio dovrebbe essere usato per farlo diventare una costruzione morale ed etica. Magari partendo dalle scuole calcio, con la formazione di istruttori che abbiano le giuste qualifiche per insegnare e migliorando le strutture, anche per sport minori. Oramai questa realtà che si sta creando è distopica”.