Riscatto è l'imperativo per l'Avellino impegnato domani, alle 17,30, al “Partenio-Lombardi”, contro il Monterosi Tuscia. Così Piero Braglia alla vigilia della gara valida per la ventiseiesima giornata del girone C di Serie C: “Dobbiamo cancellare la sconfitta dell’andata ancor prima che quella di domenica scorsa contro il Catanzaro. Quella di un girone fa fu una battuta d'arresto molto dura da digerire e sappiamo tutti cosa scatenò. Dobbiamo fare una bella gara, abbiamo molte motivazioni. Vogliamo riscattare il secondo tempo a Catanzaro perché rispetto al buon primo tempo abbiamo fatto una ripresa molto brutta. Il Monterosi è cresciuto molto rispetto alla partita d’andata quando iniziammo bene e poi, dopo 10 minuti, toppammo in modo clamoroso. Giochiamo in casa, dobbiamo viverla bene e vincere. Bisogna andare in campo con qualche motivazione in più, giocare anche per chi non ci sarà”.
Continua l'emergenza in attacco, ma anche a centrocampo bisognerà far fronte all'infortunio, allo scafoide della mano sinistra, occorso a Mastalli: “Saranno convocati tre ragazzi della Primavera, ovvero Mocanu, Di Paola e Tarcinale. Abbiamo delle difficoltà con cui fare i conti, in termini di calciatori a disposizione. Murano proverà domattina e vedremo se ce la farà. Mastalli? Si opera lunedì al polso sinistro, come già sapete. Se non si fosse infortunato lo avrei fatto giocare dall'inizio, non so davvero cosa dire rispetto a questa situazione decisamente paradossale. Di Gaudio? Sarà convocato. Anche Chiti ha un problemino, pure lui è convocato, ma ha un problemino”.
In arrivo tre gare determinanti a stretto giro di posta: “Il calendario? Finito il mese di febbraio ci renderemo conto di ciò che possiamo e non possiamo fare. Speriamo di uscirne bene. Ambizioni? Ho sempre pensato e detto che questa squadra può arrivare dal terzo al primo posto. Lo ribadisco. Il campionato è riaperto, c’è spazio per tutte le squadre che ora sono a 42, 43 punti, dall’Avellino al Catanzaro, fino ad arrivare a Monopoli e Virtus Francavilla. C’è spazio per tutti”.
Kragl: “Avevo organizzato una partitella per fargli mettere minuti nelle gambe, è stato poco bene e non si è presentato. Ha la classica mezz'oretta nelle gambe per il momento, non di più. Il suo ruolo? Ama giocare come quinto a sinistra, ma può fare un po’ di tutto e può fare anche il quarto di centrocampo in un 4-4-2. Non è un terzino. A Benevento faceva persino il terzo a destra nel tridente offensivo. Quando starà bene potrà offrirci tante soluzioni”.
La squalifica di Dossena: “Non merita due giornate e abbiamo presentato ricorso. In Lega Pro purtroppo non accettano le immagini. Alberto è entrato in scivolata, non con la gamba a martello, al massimo l’ha alzata dopo la gamba, non durante l’intervento. L’ideale sostituto di Dossena? In teoria, giocando a tre, potrebbe essere Scognamiglio perché sarebbe più protetto, ma bisogna vedere come giochiamo domani. Se decidessimo di confermare la difesa a 3 potrebbero sostituire Dossena, nel cuore del pacchetto arretrato, lui, Bove, Silvestri e Chiti, con Ciancio a destra nel terzetto davanti a Pane e Rizzo largo a destra a centrocampo al posto di Ciancio”.
E a proposito di Pane: “Domani gioca ancora lui. Francesco non è stato bene in settimana, ma anche lì non ci sono dubbi, è lui il titolare. Non l’ho visto sereno contro la Juve Stabia, dalla Tribuna Montevergine, non l’ho visto tranquillo, quindi l’ho preso da parte e gli ho detto di ritrovare la sua serenità, che tanto è lui il titolare. Molto chiaramente e senza giri di parole”.
Il Monterosi: “È cambiato molto, ha preso Ekuban dal Francavilla, ha cambiato allenatore affidandosi a Menichini, ora è molto più di categoria come squadra”.
La Virtus Francavilla già all'orizzonte: “Ora dobbiamo pensare a domani, vincere domani, far nostra la partita e solo dopo penseremo al Francavilla, perché non abbiamo la possibilità di fare ragionamenti in tal senso. Siamo questi, abbiamo dei problemi e dobbiamo ragionare partita per partita per vedere chi recuperiamo”.
Rizzo: “Contro la Juve Stabia lo tolsi per l’altezza di Ciancio, che compensava l’assenza di un saltatore e di un marcatore sulle palle inattive”.