“Bere a 14 anni provoca danni irreparabili e gravi e purtroppo ancora non lo si capisce”.
Non usa mezzi termini il presidente dell'Ordine dei medici sanniti, Giovanni Pietro Ianniello che abbiamo interpellato dopo un nuovo provvedimento firmato dal Questore di Benevento, Edgardo Giobbi, al titolare di un locale del centro storico, dopo che tre ragazzini tra i 14 e i 15 anni sono stati sorpresi a bere alcolici.
“Bene i controlli delle forze dell'ordine” commenta Ianniello che poi rimarca: “Il problema dell'assunzione di alcol nei giovanissimi è serio. Più grave anche di quello che possono immaginare i genitori. Dai 14 ai 17 anni ci sono situazioni che determinano una maggiore tossicità dell'alcol, a partire dal fatto che a quell'età si tende a bere più velocemente per raggiungere una sorta di ebbrezza; poi in quella fascia di età gli organi come il fegato e il pancreas non hanno ancora sviluppato tutti gli enzimi necessari per metabolizzare l'alcol creando quindi gravi problemi oltre che al fegato e pancreas, anche al sistema nervoso centrale e periferico. Aumentano i casi di depressione, ansia e difficoltà di valutare le situazione che ci circondano nel mondo reale ed è per questo che aumentano anche gli incidenti stradali”.
Resta la prevenzione l'arma migliore anche se va rimodulata, anticipata. Bisogna cominciare addirittura dalle scuole elementari, inutile fare le campagne solo alle superiori come ha rimarcato il numero uno dell'ordine dei medici sanniti: “Con la Polizia di Stato, in stretta collaborazione con il Questore di Benevento, Edgardo Giobbi a maggio scorso abbiamo avviato una campagna di prevenzione contro l'assunzione di alcol anche per chi si mette alla guida”.
Poi il monito: “La prevenzione deve cominciare dalle famiglie e dalle scuole. Ma va avviata già in quarta elementare. Ci sono degli studi che iniziando in quarta elementare si riesce ad ottenere un buon risultato di prevenzione e questo perchè purtroppo il consumo di alcol avviene sempre prima nei giovanissimi. Ma ribadisco – tuona il dottore Ianniello – la prevenzione deve essere al centro della vita quotidiana e partire dalle famiglie e dalla scuola”.