Ancora incertezza per i lavoratori ex Whirlpool di Napoli, alle prese con la cassa integrazione dopo il passaggio con la Italian Green Factory. Nelle scorse ore i vertici dell'azienda hanno incontrato i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm per fare il punto della situazione.
"L’Azienda ha reso noto che nella riunione tecnica tenuta al Mimit il 2 luglio, Invitalia ha rinviato ancora una volta la data del proprio ingresso nel capitale sociale della Italian Green Factory, subordinando tutto all'approvazione del contratto di sviluppo della stessa Invitalia, che non avverrà prima di settembre.Tale decisione produce da subito un forte ritardo sugli impegni occupazionali e mette seria preoccupazione sullo sviluppo del progetto industriale relativo alla reindustrializzazione del sito di via Argine", si legge in una nota congiunta delle sigle sindacali.
"Esprimiamo forte dissenso per il continuo venir meno di impegni assunti in sede istituzionale dopo anni di lotta, accordi e garanzie da parte di 4 Governi nella vertenza della Whirlpool di Napoli. Abbiamo richiesto alla Prefettura di Napoli, presso cui è aperto un tavolo permanente, una convocazione urgente perché si intervenga subito per evitare che la burocrazia metta in discussione un progetto che riqualifica il territorio e parla di innovazione e sviluppo al sud.Il progetto di abbattimento e bonifica è andato avanti fino ad oggi, nonostante i ritardi, i lavoratori stanno finendo il percorso di formazione, il governo e le istituzioni battano un colpo perché siamo già in ritardo di un anno sugli impegni assunti e non siamo disposti ad ulteriori rinvii", il monito di Fim, Fiom e Uilm.